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BERLINALE 2018 Forum

Recensione: Tower. A Bright Day

di 

- BERLINO 2018: Lo spettacolare debutto cinematografico di Jagoda Szelc è un’esperienza cinematografica totalmente immersiva

Recensione: Tower. A Bright Day
Laila Hennessy in Tower. A Bright Day

Jagoda Szelc, una sceneggiatrice e regista il cui primo film, Tower. A Bright Day [+leggi anche:
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, viene presentato nella sezione Forum del Festival internazionale del cinema di Berlino (15-25 febbraio), è una supernova che brilla in maniera accecante di luce propria. La presenza di Szelc sulla scena sembra improvvisa; non è uno di quei studenti della scuola di cinema i cui lavori di diploma hanno attirato l’attenzione dell’industria e stuzzicato il suo palato, come nel caso di Kuba Czekaj, Paweł Maślona e Piotr Domalewski. Tower. A Bright Day è stato presentato a un evento di settore a Cannes lasciando a bocca aperta la critica e l’industria polacca al Gdynia Film Festival lo scorso settembre. Il film di Szelc trasmette uno stile unico; è sia poetico che cruento, affronta la religione e la spiritualità, ma resta ricco di significato.

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Nella sequenza d’apertura, si vede Andrzej, sua moglie Anna e i loro figli che si recano a una riunione di famiglia portando con sé un’ospite speciale: la sorella di Andrzej, Kaja. Guidano attraverso i boschi che sembrano divorare la loro macchina solo per risputarla fuori qualche secondo dopo. Questa scena è un presagio della tematica principale del film – l’inevitabile incontro con forze che sembrano essere minacciose, travolgenti e più di tutto sconosciute. Presto la famiglia giunge a destinazione – la casa della sorella di Andrzej e Kaja, Mula. Queste due donne che rappresentano due approcci alla vita differenti e trasmettono due diverse personalità sullo schermo, sono le protagoniste del film. Mula è una moglie e madre con i piedi per terra, mentre Kaja è apparentemente una donna indipendente e stramba che starebbe meglio in una storia di stregoneria che in un dramma familiare. La sua presenza è una fonte di tensione e di agitazione per la famiglia, anche perché – come ben presto si scoprirà – Kaja è la madre biologica della figlia pre-adolescente di Mula che due giorni dopo avrebbe ricevuto la sua Prima Comunione. Il dramma familiare non è che un pretesto per Szelc, perché è su questa base così concreta e realistica che costruisce un racconto simbolico e poetico, una storia di due ordini contrastanti. Ma non sono solo metafore e idee intellettuali utilizzate dalla regista a tale scopo, la fotografia (complimenti a Przemysław Brynkiewicz) e il sound design aiutano a creare un’immersiva e alquanto inquietante esperienza cinematografica che condivide il DNA con Post Tenebras Lux [+leggi anche:
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di Carlos Reygadas.

Szelc ha scelto di scritturare attori carismatici (Anna Krotoska, Małgorzata Szczerbowska e Rafał Cieluch, solo per nominare qualcuno del cast principale) che sono praticamente sconosciuti al pubblico polacco ma che insieme hanno un’intesa perfetta e le cui interpretazioni sommesse portano una qualità unica sullo schermo. La regista, che sta già lavorando al suo secondo lavoro, Monument, dimostra che può modellare perfettamente ogni aspetto del film secondo la sua visione, un’impresa rara per una debuttante. Per inciso, Szelc ha vinto due premi al Polish Film Festival come Miglior debutto e Miglior sceneggiatura.

Tower. A Bright Day è stato prodotto da Marcin Malatyński per Studio Filmowe Indeks, e coprodotto da Agata Golanska per Lodz Film SchoolAgnieszka Janowska per Centrala FilmKacper Habisiak per DreamsoundAndrzej Jędrzejewski per HeliografMaciej Ostoja-Chyżyński per EBH e Rafał Bubnicki per Odra Film. Il distributore polacco è Against Gravity, mentre le vendite internazionali sono gestite da Media Move.

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(Tradotto dall'inglese da Francesca Miriam Chiara Leonardi)

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