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LOCARNO 2017 Cineasti del presente

Easy: la strada per tornare a vivere è disseminata di bottiglie di superalcolici ucraini

di 

- LOCARNO 2017: La black comedy di Andrea Magnani è un’avventura toccante e spassosa in cui l’Est incontra l’Ovest

Easy: la strada per tornare a vivere è disseminata di bottiglie di superalcolici ucraini
Nicola Nocella in Easy

Il regista italiano Andrea Magnani assesta un bel colpo con Easy [+leggi anche:
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intervista: Andrea Magnani
scheda film
]
, una black comedy con al centro Isi, un uomo patologicamente obeso e depresso quasi catatonico, che cerca di trasportare una bara dall’Italia in un villaggio dei Carpazi ucraini. Il viaggio è più complicato del previsto, ma va a segno sia per il protagonista che per il pubblico. Easy è in concorso nella sezione Cineasti del presente del 70° Festival del Film Locarno

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Completamente immerso nel suo personaggio, l’attore Nicola Nocella è Isidoro, un uomo che vive con una madre iperprotettiva in una città italiana. Suo fratello Filo (Libero De Rienzo) è il vincente della famiglia, ma è finito nei guai quando un operaio ucraino, Taras, è morto cadendo in un suo cantiere edile. Per sfuggire alle indagini, Filo chiede a suo fratello, un ex pilota di go-kart, di fare quello che più ama nella vita: guidare. Il fatto che l’auto che dovrà guidare Isi, dall’Italia all’Ucraina, sia un carro funebre contenente la bara di Taras è solo un dettaglio per il superottimista Filo. Come si può immaginare, tutto quello che può accadere accadrà, e anche di più. 

Easy è una serie di disavventure che tengono lo spettatore attaccato allo schermo, chiedendosi se Isi riuscirà o meno (e in quali condizioni) a raggiungere la sua meta. Il film è anche una cura alla depressione. Un uomo senza uno scopo nella vita si ritrova all’inizio sopraffatto da questa nuova avventura, ma la sceneggiatura di Magnani pone degli ostacoli lungo il suo cammino che rendono la storia credibile (tranne in un paio di eccezioni) e servono anche a costruire il personaggio di Taras. Un rapporto invisibile si stabilisce così tra il “vivo” e il morto, spingendo lentamente il primo ad andare nella direzione giusta, almeno da un punto di vista psicologico.

Un’estremamente rara coproduzione Italia-Ucraina, Easy esplora a fondo i paesaggi montuosi, selvaggi e gelidi (fortunatamente, data la natura del carico) dell’Est. Senza i pasti preparati con cura da sua madre, Isi farà nuove esperienze e, grazie a un destino che mette nel piatto solo sventure, scoprirà il valore dell’ospitalità, e Easy diventa un inno all’Europa dell’Est. Dopo aver visto questo adorabile road movie, molti diranno che il paradiso è dietro l’angolo. Oppure che è una bottiglia di vodka ucraina bella forte… 

Col suo umorismo stravagante e il suo particolare protagonista, Easy potrà trovarsi relegato in sezioni secondarie dei festival, ma i suoi punti di forza convinceranno un discreto pubblico ad andare a vederlo al cinema. Chiunque abbia conosciuto la depressione, anche nelle sue forme più leggere, dovrebbe guardare il film di Magnani e ricordarsi quello che si saranno sentiti dire per anni dagli psicologi: nuove esperienze, cambi di rotta e diversi ritmi di vita sono più efficaci di scatole di pillole. Con il suo messaggio semplice e diretto, Easy spinge in questa direzione.

Prodotto dalle società italiane Pilgrim e Bartlebyfilm e dall’ucraina Fresh Production, Easy sarà gestito a livello internazionale da Premium Films.

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(Tradotto dall'inglese)

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