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VARSAVIA 2016 Concorso

Le Fils de Jean: cosa forma la nostra identità e dove la troviamo

di 

- L'ottavo lungometraggio del regista francese Philippe Lioret è un'esplorazione toccante dell'identità personale e della ricerca dell'amore

Le Fils de Jean: cosa forma la nostra identità e dove la troviamo
Pierre Deladonchamps in Le Fils de Jean

Le Fils de Jean [+leggi anche:
trailer
intervista: Philippe Lioret
scheda film
]
, ottavo film del regista francese Philippe Lioret, è stato proiettato nella Competizione Internazionale del Festival di Varsavia. È un'opera benevola, pensata per il grande pubblico che affronta l'amore familiare e l'identità personale, portando questi temi a profondità emotive che toccano lo spettatore intimamente.

Il personaggio principale, il trentacinquenne Mathieu (Pierre Deladonchamps), è un direttore vendite divorziato la cui vera passione è scrivere di letteratura poliziesca. È stato lasciato dalla moglie, perché il suo lavoro nella vendita al dettaglio era troppo impegnativo, ed è anche uno dei motivi per cui non ha scritto un secondo romanzo, sebbene il suo debutto sia stato un discreto successo. Anche se sono separati, l'uomo è in buoni rapporti con l'ex moglie e vede suo figlio di 6 anni ogni fine settimana.

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Un giorno riceve una chiamata dal Canada e apprende che il padre, Jean, è morto, e gli ha lasciato un pacco. Il chiamante, un certo Pierre, vorrebbe il suo indirizzo così da poterglielo inviare. Mathieu è sbalordito - non sapeva che suo padre fosse vivo, poiché sua madre non aveva mai voluto parlare di lui. Quando viene a sapere di avere due fratelli a Montreal, decide di volare laggiù per incontrarli. 

In aeroporto viene accolto da Pierre (Gabriel Arcand), un vivace medico settantenne, migliore amico di Jean per decenni. Si mostra scontroso all'idea che Mathieu voglia immediatamente incontrare la famiglia che non ha mai conosciuto. Inoltre la loro madre è morta di recente, e ci sarà un funerale tradizionale ebraico tra due giorni. E Mathieu non aveva neanche idea di essere ebreo. Si scopre che il suo cognome Edel era originariamente Edelstein.

Ma il funerale non sarà facile da organizzare. Questo perché Jean, secondo quanto dedotto da Pierre visti i due episodi cardiaci precedenti del suo amico, ha subito un attacco di cuore mentre era pesca cadendo nel lago, il che significa che il suo cadavere dev'essere ancora recuperato. Così i suoi due figli, interpretati da Pierre-Yves Cardinal e Partick Hivon, decidono di condurre un'altra ricerca nel lago, vicino cui hanno una casa estiva. Mathieu riesce a convincere Pierre ad aiutarli. Pierre è chiaramente toccato da questa richiesta, nonostante la sua convinzione che la famiglia non debba essere inutilmente disturbata. Per tale ragione, fa promettere a Mathieu di non rivelare mai la sua vera identità.

Da qui, Lioret ci accompagna in un viaggio attraverso le relazioni familiari (tra cui quella di Pierre, con la sua affascinante moglie, figlia e due nipoti), che di tanto in tanto peggiorano, a volte affascinano, ma permettono sempre facilmente di identificarsi. Con un paio di McGuffins sottilmente posizionate e sapientemente utilizzate, il regista con delicatezza, e spesso con umorismo elegante, porta ad un finale ben eseguito e commovente in cui i protagonisti comprendono le vere priorità della vita, la questione dell'identità personale, e da dove viene la nostra percezione di essa. 

L'interazione tra Deladonchamps e Arcand è la chiave per raggiungere quest'obiettivo, ma Cardinal e Hivon sono protagonisti di un episodio altrettanto impressionante, in cui rivelano come troppa speranza e preconcetti vengano distrutti quando la realtà rivela la sua spesso brutta faccia.

Lioret usa attentamente il ritmo, e utilizza i grandi spazi aperti del Quebec per portare freschezza a un film prevalentemente girato in interni. Mentre le scene ambientate in interni vanno dal dolce al piuttosto cinico, la location del lago tira fuori il lato selvaggio in un senso molto più profondo di quello letterale e fisico. 

Co-produzione tra le francesi Fin Août Productions e France 3 Cinéma, e la canadese del Item 7, Le Fils de Jean è venduto all'estero da Le Pacte.

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(Tradotto dall'inglese)

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