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BRUSSELS FILM FESTIVAL 2016

Isabelle Carré si ritrova anima e corpo in Le Cœur régulier

di 

- Vanja d’Alcantara dirige un’opera seconda malinconica, un riparo dolce e ovattato al tumulto che agita la vita della sua protagonista, interpretata dall’attrice francese

Isabelle Carré si ritrova anima e corpo in Le Cœur régulier
Isabelle Carré e Masanobu Andô in Le Cœur régulier

Vanja d’Alcantara si è fatta notare nel 2004 con il suo primo film, La Tercera Vida, un documentario interamente girato in una prigione spagnola. Ha realizzato successivamente il corto Granitsa, girato sulla Transiberiana in Russia, poi il suo primo lungometraggio, Beyond the Steppes, il racconto intimista di una giovane donna polacca deportata in Asia centrale all’inizio della Seconda guerra mondiale. Il film è selezionato a Locarno, e si aggiudica il Premio della Giuria a Marrakech. La sua filmografia, quindi, è intrisa di viaggi, e il suo ultimo film, Le Cœur régulier [+leggi anche:
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(proiettato al 14e Brussels Film Festival), non fa eccezione.

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Alice vive in un bel quartiere residenziale, in una magnifica casa d’architetto; ha due figli adolescenti burberi (ma questo è un pleonasmo) e un marito amorevole, ma un po’ distante. Alice scivola sulla sua vita ben ordinata, fino a quando suo fratello non riemerge dal nulla. Una tenera complicità unisce Alice e Nathan, e per un momento non si sa più se si tratta di suo fratello minore o di un altro figlio un po’ più grande. Mentre la vita sembra averli allontanati, i due oscillano tra dipendenza e rifiuto, come se la vita dell’uno fosse il riflesso negativo della vita dell’altro. "Sono ancora vivo, sai ancora che cosa vuol dire? Bloccata nella tua vita perfetta… Sei spenta, Alice", le dice suo fratello. Paralizzata da sentimenti ambivalenti, tra desiderio e rabbia, Alice lascia partire questo fratello che scolnvolge la sua quotidianità. Ma Nathan perde la vita qualche ora dopo, travolto da un pirata della strada. Prima di partire, aveva avuto il tempo di condividere con Alice la rivelazione che aveva avuto in Giappone, il suo incontro con un uomo provvidenziale, Daisuke, un uomo "che ti ascolta e non chiede nulla in cambio". Devastata, Alice decide di andare in Giappone per capire, e forse spera anche lei in una rivelazione. Daisuke è un essere fuori dal comune. Ex poliziotto, accoglie nella sua pensione anime sole che salva dal suicidio. Accoglie così Alice, in cerca di senso, corpo e anima…

E’ Isabelle Carré a incarnare Alice, prestandole la sua malinconia ma anche la sua dolce energia che la spinge a comprendere il suo malessere, a provare altre cose, ma anche a lasciarsi portare dalla corrente. Dinanzi a lei, Jun Kunimara (visto in film di Koreeda, Kitano, ma anche di Ridley Scott e Tarantino) offre una spalla solida ma sensibile pronta a rasserenarla. Gli uomini della vita di Alice, Nathan e suo marito, sono interpretati da Niels Schneider (attualmente sugli schermi in Diamant noir [+leggi anche:
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intervista: Arthur Harari
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di Arthur Harari) e Fabrizio Rongione (nelle sale con Le Fils de Joseph [+leggi anche:
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di Eugène Green).

Prodotto da Need Productions e Blue Monday Productions, Le Coeur Régulier è coprodotto da Lunanime e Avenida/ACPAV (Canada). Ha ricevuto il sostegno del CNC, del CCA, del Fondo francofono di aiuto allo sviluppo, della SODEC e di Téléfilm Canada. Il film è venduto da Doc & Film International, e distribuito in Francia da Version Originale/Condor e in Belgio da O’Brother.

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(Tradotto dal francese)

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