17/06/2016 - La squadra di Le Chat du rabbin si riforma per un nuovo film d’animazione. Una produzione Autochenille venduta da StudioCanal

Mentre il 40^mo Festival Internazionale del Film d'Animazione di Annecy è in corso (leggi l'articolo) e ha ricevuto ieri la visita del presidente della Repubblica François Hollande, la produzione di opere prosegue. Tra queste spicca Petit Vampire [+leggi anche:
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scheda film] di Joann Sfar, la cui lavorazione è cominciata a marzo. Per l’occasione, il regista ritrova il suo complice di Autochenille Production, Antoine Delesvaux, con cui aveva co-diretto Le Chat du rabbin [+leggi anche:
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scheda film] (vincitore del Cristallo ad Annecy nel 2011 e César 2012 del miglior film d'animazione). Ma stavolta Sfar dirige da solo questo adattamento del suo fumetto di successo, Petit vampire, il cui primo tomo è comparso nel 1999, venduto fino a oggi in circa 320 000 copie e selezionato nella lista dei best-seller del New York Times, nella Top 10 della categoria "Picture Books".

Scritta da Sfar e Sandrina Jardel (come per Le Chat du rabbin) creando una storia originale che riprende in parte il primo tomo del fumetto, la sceneggiatura è centrata su Petit Vampire che ha dieci anni da tre secoli, si annoia e vuole andare a scuola per farsi un amico. Michel è orfano, ha problemi comportamentali e si trova a suo agio quando scopre l’universo incantato del suo amico morto vivente. L'amicizia tra i due ragazzini è istantanea ma il terrificante Gibbous, creatura soprannaturale dalla testa di Luna, che ha giurato di distruggere l’allegra piccola comunità di morti viventi, frappone diversi ostacoli sulla loro strada...

Prodotto da Antoine Delesvaux per Autochenille Production, Petit Vampire è coprodotto da StudioCanal (che distribuirà il film in Francia nel 2018 e guida le vendite internazionali), da France 3 Cinéma e dai belgi di Panache Productions. Pre-acquistato da Canal+ e Ciné+, il lungometraggio beneficia anche del sostegno della regione Ile-de-France, della Sofica Cofinova e dell’aiuto alle nuove tecnologie in produzione del CNC.

Ricordiamo che si tratta del quarto lungometraggio di Sfar e del suo secondo d’animazione, giacché il cineasta ha anche firmato due titoli di finzione, tra cui Je t’aime, moi non plus [+leggi anche:
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Intervista a Joann Sfar, regista di Ga…
scheda film] che si è aggiudicato tre César nel 2011 (miglior opera prima, miglior attore, miglior suono) e ha ricevuto otto nomination. Dal canto suo, Autochenille Production ha al suo attivo Aya de Yopougon [+leggi anche:
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scheda film] (nominato al César 2014 del miglior film d'animazione).

(Tradotto dal francese)