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FILM Italia

Perfetti sconosciuti: se i telefonini potessero parlare…

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- Il nuovo film di Paolo Genovese è una commedia amara con un cast all star e un interrogativo: quanto conosciamo veramente le persone che ci sono vicine?

Perfetti sconosciuti: se i telefonini potessero parlare…
Una scena di Perfetti sconosciuti

Uscirà in prossimità di San Valentino, ma è tutt’altro che un inno all’amore. Dopo commedie più leggere come Immaturi [+leggi anche:
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, in arrivo nelle sale l’11 febbraio. I perfetti sconosciuti del titolo sono in realtà sette amici di vecchia data (tre coppie e un single) che si ritrovano a cena e fanno uno strano e rischioso gioco: mettono i loro smartphone sul tavolo e al grido di “non abbiamo niente da nascondere”, decidono di condividere i messaggi e le telefonate che ciascuno di loro riceverà durante la serata, in una sorta di roulette russa a colpi di sms e suonerie. Ma ovviamente, gli scheletri nell’armadio non mancano a nessuno, e l’allegra compagnia avrà parecchio da rimettere in discussione, e non si tratterà solo di amanti e tradimenti.

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“L'idea era quella di raccontare quella vita segreta che non possiamo confessare”, ha spiegato Genovese subito dopo l’applaudita proiezione per la stampa, ieri a Roma, “fino a vent’anni fa i nostri segreti rimanevano dentro di noi, oggi sono custoditi nel cellulare, che è diventato un po’ la nostra scatola nera”. Il film, frutto di un grande lavoro di sceneggiatura (che porta cinque firme, tra cui quella di Rolando Ravello) e di una bella prova d’attori (Marco Giallini, Kasia Smutniak, Valerio Mastandrea, Anna Foglietta, Edoardo Leo, Alba Rohrwacher e Giuseppe Battiston), è ambientato tutto in una serata e attorno a una tavola imbandita, dove si mangia e si beve molto. “Nella prima stesura della sceneggiatura, il gioco dei cellulari sul tavolo doveva essere solo una scena”, prosegue il regista, “poi abbiamo capito che funzionava e che il telefonino era uno strumento fertile per raccontare il nostro tempo”.

Uno dei punti di forza di Perfetti sconosciuti è che l’immedesimazione scatta immediata: “Qualche spettatore sarà sicuramente tentato dal fare lo stesso gioco, per questo avevamo pensato di mettere un avviso: non andate a vederlo con la vostra fidanzata”, scherza Genovese. Ma se dopo averlo visto, nessuno parteciperà più a una cena tra amici senza farci un pensierino, forse è bene cogliere l’invito di Anna Foglietta, la più loquace tra gli interpreti in conferenza stampa: “Non chiederei mai lo scambio dei telefonini perché sarebbe stupido, qualcosa esce fuori sempre. Consideriamo questo film come un inno a dirsi le cose, piuttosto, e a prendere di petto la vita”.

Prodotto da Lotus e Medusa, che lo distribuisce anche, Perfetti sconosciuti sarà lanciato in oltre 500 sale. E all’estero, rivela l’AD di Medusa Giampaolo Letta, già si pensa a un remake: “Cinque paesi, tra cui Francia, Germania e Spagna, hanno chiesto di acquistarlo”. I cellulari, si sa, parlano tutte le lingue del mondo.

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