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BERLINALE 2016 Francia

Rachid Bouchareb riunisce in cartellone il duo Ducastel - Martineau

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- Anteprima mondiale al Panorama della Berlinale per La Route d’Istanbul e Théo et Hugo dans le même bateau

Rachid Bouchareb riunisce in cartellone il duo Ducastel - Martineau
La Route d'Istanbul di Rachid Bouchareb

Già ben fornito in concorso (leggi l’articolo) e al Forum (news), il contingente dei film francesi in vetrina alla 66a Berlinale (dall’11 al 21 febbraio 2016) è stato arricchito da due coproduzioni maggioritarie (La route d’Istanbul [+leggi anche:
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di Rachid Bouchareb e Théo et Hugo dans le même bateau (Paris 05:59) [+leggi anche:
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di Olivier Ducastel e Jacques Martineau) e sette minoritarie (di cui due documentari) selezionate al Panorama. Habitué della Berlinale per la partecipazione al concorso per tre volte (Little Senegal nel 2001, London River [+leggi anche:
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nel 2009 e La voie de l'ennemi [+leggi anche:
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nel 2014), Rachid Bouchareb  presenterà al Panorama in anteprima mondiale La Route d’Istanbul (Road to Istanbul). Prodotto per la televisione da 3B Productions con Arte (che trasmetterà il film in tv a marzo), i belgi di Scope, Wallonie Bruxelles Images e Tassili, il film vede nel cast Astrid Whettnall, Patricia Ide, Pauline Burlet e Abel Jafri. Scritta dal regista con Yasmina Khadra, Zoé Galeron e Olivier Lorelle, la trama è incentrata su una donna a cui si sconvolge la vita quando scopre che l’unica figlia di 20 anni è partita per lo Stato islamico e decide di andare a cercarla in Siria. Le vendite internazionali del film sono guidate da Elle Driver.

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Anteprima mondiale anche per altri due habitué della Berlinale: Olivier Ducastel e Jacques Martineau che presenteranno Théo et Hugo dans le même bateau [+leggi anche:
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(Paris 05:59). Già selezionata quattro volte al festival tedesco (Jeanne et le garçon formidable in concorso nel 1998; Drôle de Félix, Crustacés et coquillages e L’Arbre et la forêt [+leggi anche:
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al Panorama nel 2000, 2005 e 2010), la coppia di registi ha scritto questa volta una trama che racconta l’incontro pulsionale di due uomini in un sex-club e, dopo essere passati dall’impulso del desiderio e dall’esaltazione di questo primo momento, il loro confronto con questo amore nascente nelle strade vuote di Parigi di notte. Prodotto da Emmanuel Chaumet per Ecce Films (che gestisce direttamente le vendite internazionali), il lungometraggio sarà distribuito in Francia il prossimo 15 giugno da Epicentre Films.

Cinque produzioni minoritarie francesi saranno anch’esse in vetrina al Panorama nella sezione dei lungometraggi di fiction: Les Premiers, les Derniers [+leggi anche:
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intervista: Bouli Lanners
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del belga Bouli Lanners (coprodotto da ADCB Films, venduto nel mondo da Wild Bunch che lo distribuirà in Francia il 27 gennaio), All of a Sudden [+leggi anche:
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intervista: Asli Özge
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della turca Asli Özge (coprodotto da Haut et Court con la Gemania e i Paesi Bassi; venduto da Memento Films International), L'ange blessé [+leggi anche:
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(The Wounded Angel) di Emir Baigazin (coprodotto con il Kazakistan e la Germania da Capricci Films che si occupa anche delle vendite internazionali; sostenuto dall’aiuto ai cinema del mondo del CNC) e due coproduzioni firmate Arizona Productions (leggi l'articolo): I, Olga Hepnarová [+leggi anche:
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intervista: Tomáš Weinreb, Petr Kazda
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del duo ceco Tomas Weinreb - Petr Kazda (news) e Aquí no ha pasado nada [+leggi anche:
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(Much Ado about Nothing) del cileno Alejandro Fernández Almendras (news) che sarà in anteprima europea a Berlino dopo l’imminente passaggio in concorso a Sundance.

Da notare, infine, che il programma Panorama Dokumente include due documentari prodotti in via minoritaria dalla Francia: Mariupolis [+leggi anche:
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intervista: Mantas Kvedaravicius
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 di Mantas Kvedaravicius (coprodotto da Rouge International con la Lituania, la Germania e l’Ucraina) e Don't Blink - Robert Frank [+leggi anche:
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di Laura Israel (presentato al festival di New York e coprodotto da Arte France con gli Stati Uniti). 

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(Tradotto dal francese)

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