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DISTRIBUZIONE Europa

Moving Docs si rivolge a nuovi pubblici europei

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- La nuova partnership di proiezioni con membri provenienti da 11 Paesi presenterà un pacchetto di sei documentari europei di alta qualità in tutto il continente

Moving Docs si rivolge a nuovi pubblici europei
Martin Armstrong in The Forecaster (© Vangelis Patsialos)

Dedicato a 60 Paesi, lo European Documentary Network ha lanciato Moving Docs - una partnership di proiezioni per portare documentari europei di alta qualità ad un nuovo pubblico in tutto il continente.

L'iniziativa nasce dal CineDoc Festival di Atene, che organizza regolarmente proiezioni di documentari premiati europei e internazionali in tutta la Grecia. Moving Docs porta l'idea a un livello paneuropeo, in collaborazione con i partner internazionali per la creazione di proiezioni congiunte di un pacchetto di documentari europei.

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Uno dei primi progetti è stata la trasmissione in diretta da Atene il 29 settembre di The Forecaster dei registi tedeschi Marcus Vetter e Karin Steinberger - il giorno prima che il protagonista del film, il consulente finanziario statunitense Martin Armstrong, prevedesse un crollo finanziario. Armstrong e Vetter hanno discusso del film e risposto alle domande del pubblico di tutta Europa.

Finora i partner di Moving Doc sono Against Gravity (Polonia), Apordoc (Portogallo), Doc/it e Il Mese del Documentario (Italia), Brave New Culture (Cipro), CineDoc (Grecia), DocLounge (Svezia, Danimarca, Norvegia, Finlandia), Docs Barcelona (Spagna) e lo Scottish Documentary Institute (Regno Unito). I prossimi soci sono Jupiter Films (Francia), Autlook Filmsales (Austria) e Rise and Shine (Germania).

Il pacchetto di film di apertura comprende Bikes vs Cars del regista svedese Fredrik Gertten, The Forecaster di Vetter e Steinberger, Sugar Blues [+leggi anche:
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della regista ceca Andrea Culkova, Good Things Await della regista danese Phie Ambo, We Come as Friends [+leggi anche:
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del regista franco-austriaco Hubert Sauper, Toto and his Sisters [+leggi anche:
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del regista rumeno Alexander Nanau e Works in Progress della regista greca Elena Zervopoulou.

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(Tradotto dall'inglese)

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