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FILM Ungheria

Free Entry: entrata libera per i giovani

di 

- Il viaggio che Yvonne Kerékgyártó compie con due ragazze adolescenti al festival di Sziget si è aggiudicato il Premio Cineuropa al Cinema City di Novi Sad

Free Entry: entrata libera per i giovani
Free Entry di Yvonne Kerékgyártó

Betty è una giovane donna e suo padre ancora la accompagna e la va a riprendere in auto, chiedendole perché si è pettinata in modo tanto strano e che cosa fa con le sue amiche. "V" è la sua migliore amica, più disinibita e spensierata, con una pettinatura ancora più stravagante e senza adulti responsabili intorno. Betty e "V" si apprestano a vivere, insieme, l'avventura di imbucarsi al più grande festival di musica della loro vita e vivere dal di dentro tutto quello che può offrire: divertimento, relazioni, droghe, emozioni, delusioni, pericoli, responsabilità... Se questo non è essere adulti, un po' ci si avvicina.

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Betty e “V” sono le due protagoniste di Free Entry (One Day of Betty) [+leggi anche:
trailer
intervista: Yvonne Kerékgyártó
scheda film
]
, l’opera prima della giovane regista ungherese Yvonne Kerékgyártó (vedi l’intervista), che dopo il passaggio al goEast Film Festival di Wiesbaden, si è aggiudicata il Premio Cineuropa al Cinema City International Film Festival di Novi Sad. L’idea de Kerékgyártó è quella di seguire le due giovani dal momento in cui riescono a entrare gratis al Festival di Sziget, che tutti gli anni riunisce migliaia di giovani su un’isola di Budapest, fino a quando i loro passi non le portano su altre strade che forse neanche loro si aspettavano. La naturalezza con cui la giornata di Betty e “V” (Luca Pusztai e Ágnes Barta, entrambe attrici non professioniste) è ritratta, permette allo spettatore di identificarsi con lo sguardo di entrambe, perduto in un’esperienza che in pochi non hanno vissuto. Una divergenza di opinioni rispetto alle droghe o ai ragazzi, una separazione nel mezzo della notte, le loro strade che si dividono, l’incontro con un ragazzo, una visione inaspettata di ciò che accade in famiglia: piccole cose che accadono in un festival, che senza saperlo mettono le due ragazze di fronte alle loro stesse vite.

La musica di band come Quimby o Die Antwoord dà ritmo sia alle scene più scatenate (nello stile delle Spring Breakers di Harmony Korine) sia ai tempi morti (quelli in cui la camera è alle loro spalle emulando un inconsapevole cinéma vérité). Kerékgyártó si imbuca letteralmente nel festival ungherese (elemento fondamentale del film, giacchè in alcuni momenti sembra quasi uno spot pubblicitario) con una troupe molto piccola e quasi senza budget. La vicinanza rinfrescante, umile e sincera con cui seguiamo le orme di Betty e “V” all’interno del festival è in Free Entry di una naturalezza non perfetta, ma sicuramente giovane, vitale e, alla fine, speciale. 

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(Tradotto dallo spagnolo)

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