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BRATISLAVA 2013

Traffic Department: distrutto dalla corruzione

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- La composizione della storia, un montaggio rapido e la fotografia grezza elevano il film sopra la media del genere noir

Traffic Department: distrutto dalla corruzione

La sezione Panorama del Bratislava International Film Festival vuole presentare gemme dal cinema mondiale: The Traffic Department [+leggi anche:
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del polacco Wojciech Smarzowski (intervista) è uno di quei film chei programmatori hanno ritenuto importante proporre. Nel 2010, l’IFF Bratislava aveva proiettato un film polacco su due vecchi amici, The Christening [+leggi anche:
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di Marcin Wrona. Uno di loro aveva una vita idilliaca, anche se presto la ragione sarebbe emersa con tragiche conseguenze. Wrona aveva descritto le sconvolgenti pratiche della malavita locale: Smarzowski costruisce una sorta di seguito alla storia di Wrona e va anche oltre.

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La bellezza del film risiede del suo ritmo eccezionale: la prima metà è una giornata ordinaria della polizia municipale di Varsavia, in ufficio e sul campo. La routine quotidiana è animata dalle storie personali fra loro intrecciate. Il ritratto di sette personaggi principali è un’analisi breve ma estremamente precisa e cinica della società polacca e del suo stato socio-economico. Nessuno dei poliziotti è un modello morale, anche se rappresenta la legge — sono anzi sin troppo umani e con difetti, vizi e debolezze.

Vari intrecci minori corrono per tutto il film, ma la narrazione principale segue il sergente Krol, accusato di un omicidio avvenuto in una serata selvaggia. Krol si risveglia nella sua macchina sotto un ponte, e non sa perché: gli indizi della omicidi portano a lui come primo sospettato. L’altra metà del film è invece fatta di fughe e inseguimenti mentre il protagonista cerca di rimettere insieme gli eventi di quella serata per salvarsi.

The Traffic Department è un film unico e grezzo. Smarzowski gioca a sovvertire le convenzioni di genere del poliziesco e gira il dito nelle piaghe della società polacca. La composizione della storia, un montaggio rapido e la fotografia grezza elevano il film sopra la media del genere noir, e lo stile punta verso un approccio più naturalistico ed esplicito sostenuto da riprese concitate e traballanti.

Per rafforzare il naturalismo, Smarzowski utilizza molte riprese ‘autentiche’ girate con smartphone e telecamere a circuito chiuso, vero leitmotif del film, trasferendo l’idea di una società narcisista e ossessionata dalla tecnologia, e racconta un’altra realtà simile a quella del ‘grande fratello’. Una soluzione interessante per presentare un mondo stratificato: un livello percepito e uno nascosto dove si tirano le fila. Il regista porta lo spettatore nello spietato pozzo nero della corruzione che striscia nei ranghi più alti della politica, come nel thriller svedese Call Girl [+leggi anche:
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. La versione di Smarzowski supera però quella di Marcimain per cinismo.

Il film è prodotto da Film It, Agora S.A., Telekomunikacja Polska S.A. e Canal+ Polska.

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(Tradotto dall'inglese)

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