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ROMA 2013 Concorso

TIR, in due sulla strada

di 

- Il docufiction di Alberto Fasulo descrive la vita massacrante degli autotrasportatori ai tempi della crisi in Europa

TIR, in due sulla strada

"Branko, ho una buona notizia", dice al telefono la moglie Isa al marito che sta guidando un gigantesco TIR per le strade del nordest italiano. "C'è un posto da insegnante per te fino a giugno". Branko solleva le spalle: "Non so Isa... io adesso guadagno tre volte lo stipendio da maestro..."

È il momento di TIR [+leggi anche:
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intervista: Alberto Fasulo
scheda film
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, film di Alberto Fasulo in concorso al Festival di Roma, in cui lo spettatore si rende conto di assistere ad un sacrificio umano. Quello che milioni di persone compiono su se stessi andando a fare lavori massacranti lontano da casa, per assicurare una vita dignitosa alla propria famiglia.

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TIR racconta alcuni giorni di uno di questi nomadi motorizzati sulle autostrade d'Europa. Alberto Fasulo, friulano di 37, è noto come documentarista, soprattutto per Rumore Bianco (2008), selezionato in molti festival internazionali e distribuito al cinema in Italia, che raccontava del territorio del fiume Tagliamento.TIR è il suo primo film di finzione, ma avrebbe potuto essere un documentario. Vincitrice del premio Solinas, la sceneggiatura del film ha vissuto un processo di scrittura durato più di quattro anni,  durante i quali il regista ha alternato fasi di ricerca sul campo ad altre in cui si fermava a riflettere sul materiale raccolto con i co-sceneggiatori Enrico Vecchi, Carlo Arciero e Branko Zavrsan, e questo mentre andava crescendo una colossale crisi economica.

Alla fine Fasulo convince l'attore sloveno Branko Zavrsan (No Man's Land) a vivere in simbiosi con lui e la sua cinepresa nella cabina di un TIR per tre mesi, dopo avergli fatto prendere la patente di guida e un'assunzione a tempo determinato da autista in una ditta di trasporto italiana. "Ma più che fare un racconto sociologico mi interessava entrare sotto la pelle del mio personaggio e riprenderlo in un momento di crisi personale, in cui si vedesse obbligato a compiere una scelta non solo pratica, ma anche etica ed esistenziale".

Costato 250.000 euro, TIR è una produzione Nevertiti Film con Focus Media in collaborazione con RaiCinema. Sarà distribuito da Tucker Film, impegnata in questi giorni con l'uscita di Zoran, il mio nipote scemo di Matteo Oleotto (Premio del Pubblico alla Settimana della Critica di Venezia 70).

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