Universitari, ma sembra di stare ancora al liceo
- Il nuovo film di Federico Moccia esce il 26 settembre distribuito in 350 copie da Medusa
Federico Moccia è il campione dei film adolescenziali, fatti di amori romantici e soprannomi buffi, radicati in una certa borghesia romana, quella dei quartieri nord della capitale. Se si allontana da quella dimensione, perde in efficacia e autenticità. E' l'impressione che si ha dopo aver visto il suo ultimo lungometraggio da regista, Universitari - Molto più che amici [+leggi anche:
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scheda film], il primo non tratto da uno dei suoi romanzi (la sceneggiatura originale è scritta da Moccia con Ilaria Carlino), il primo che non ruota attorno a una storia d'amore (ma il lato sentimentale non manca) e che tenta di incentrarsi su altri temi (la famiglia allargata).
Qui i protagonisti, come indica il titolo, sono cresciuti rispetto ai film precedenti, frequentano l'università. Tre ragazzi e tre ragazze, studenti fuori sede, si ritrovano a condividere una villetta sgarrupata alle porte di Roma: Carlo (Simone Riccioni) è un aspirante regista; Alessandro (Primo Reggiani) vuole fare il comico ma intanto si compra gli esami a Medicina; Faraz (il francese Brice Martinet) è iraniano, legato alla sua terra ma attratto dai valori occidentali; a Giorgia (Nadir Caselli) mancano le radici e l'attenzione dei genitori; Francesca (Sara Cardinaletti) ha una relazione votata al fallimento con un professore; Emma (Maria Chiara Centorami) sogna di partecipare al Grande Fratello ma nel frattempo si spoglia in un locale notturno.
"In questa casa, i protagonisti formano una nuova famiglia, quella che ciascuno di loro non ha mai avuto", precisa Moccia sottolineando l'idea portante del film. Il problema è che le vicende di questi ragazzi non appassionano, i sentimenti che nascono fra di loro non trovano giustificazione. I personaggi poi hanno un che di troppo infantile, dai loro dialoghi sembra di stare ancora al liceo. Un esempio su tutti: le battute a sfondo misogino sciorinate l'una dietro l'altra, più adatte a un'età pre-adolescenziale, semmai.
La forza dei film di Moccia – sia quelli che ha solo scritto, sia quelli che ha anche diretto – è sempre stata nel far sognare il suoi giovanissimi spettatori con le sue storie d'amore da favola, italiani e non (i remake di Tre metri sopra il cielo e Ho voglia di te [+leggi anche:
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scheda film] sono stati campioni d'incassi in Spagna). Qui la vena sembra un po' esaurita. E in mancanza di nomi di forte richiamo (i film precedenti potevano contare sulla presenza di Riccardo Scamarcio e Raoul Bova), resta da vedere se il "pianeta Moccia" riuscirà ancora a trovare il suo pubblico, anche in versione più "adulta".
Prodotto da Lotus Production e Medusa Film (che ne è anche il distributore), Universitari esce nelle sale italiane il 26 settembre in non meno di 350 copie.
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