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LOCARNO 2013

Tableau Noir: un’altra scuola è possibile

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- Il lungometraggio immerge lo spettatore nel microcosmo intimo di una scuola elementare abbarbicata dove gli alunni, da 6 a 12 anni, si ritrovano a compiere il loro cammino didattico in un’unica classe multi-livello

Tableau Noir: un’altra scuola è possibile

Se la Piazza Grande di Locarno è la pancia del Festival del Film di Locarno, il Palazzetto Fevi, che ospita abitualmente le proiezioni dei film in concorso, è il suo cuore pulsante. Ebbene oggi il cuore del 66° Festival del Film di Locarno era rigonfio di commozione e profonda ammirazione per lo straordinario film di Yves Yersin, Tableau Noir [+leggi anche:
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Il lungometraggio immerge lo spettatore nel microcosmo intimo e inaccessibile di una scuola elementare abbarbicata a 1153 metri sulle creste del Giura, dove gli alunni, da 6 a 12 anni, si ritrovano a compiere il loro cammino didattico in un’unica classe multi-livello.

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È un viaggio toccante, compiuto con estrema grazia e sensibilità, nell’universo relazionale della scuola e della comunità che le ruota attorno. Infatti, in questo remoto angolo delle Alpi svizzere, la Scuola Elementare Intercomunale di Derrière-Pertuis, rappresenta anche un importante collante sociale per i suoi abitanti, confinati in isolate fattorie sparse tra monti e vallate verdeggianti.

Come illustra Yves Yersin in conferenza stampa, il film è caratterizzato da due filoni narrativi: le modalità della trasmissione del sapere, il principale; e l’imminente chiusura della scuola, in cui il regista s’imbatte casualmente. Per rappresentare in modo efficace e spontaneo l’interazione che scaturisce dall’insegnamento, il regista ha sempre utilizzato due telecamere simultaneamente in modo da carpire il continuo scambio tra insegnati e alunni, mostrandoci così l’intima magia apprendimento.  

Ed è proprio questa magia che il regista vuole mostrarci, non tanto per lasciare ai posteri una testimonianza di un modello che sta scomparendo, ma per innescare una fruttuosa riflessione su un tipo d’insegnamento vicino al proprio tessuto sociale, caratterizzato da creatività, eclettismo e rispetto della diversità, incentrato sulla cooperazione tra gli allievi e sul valore aggiunto del lavoro di gruppo, in poche parole un insegnamento che mira a formare individui capaci di vivere in società complesse e articolate come le nostre.

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