8 marzo con Sabina Spielrein
Il Centro contro la violenza alle donne "Roberta Lanzino" di Cosenza ha deciso di festeggiare l'8 marzo con la proiezione in prima nazionale del film di Elisabeth Márton Mi chiamo Sabina Spielrein [+leggi anche:
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scheda film] (Guarda il Trailer). Si tratta di una produzione svedese, ancora inedita in Italia, incentrata sulla vita di una delle grandi figure femminili del Novecento. Protagonista del recente film di Roberto Faenza Prendimi l'anima [+leggi anche:
intervista: Roberto Faenza
scheda film], Sabina Spielrein è stata paziente di Jung e poi allieva di Freud, ed è divenuta a sua volta psicoanalista, fondando il celebre "Asilo Bianco" a Mosca, prima di essere uccisa barbaramente dai nazisti.
"Il valore della parola" è il titolo dell'incontro previsto dopo la proiezione del film alla Casa delle Culture della città calabrese, durante il quale interverranno Nelide Romeo, sophianalista e ricercatrice del CNR, il sindaco Eva Catizone, che ha patrocinato l'iniziativa, Aldo Carotenuto, docente di Psicologia della personalità al quale si deve la riscoperta di Sabina Spielrein. Suo è infatti il libro "Diario di una segreta simmetria", che rivelò il carteggio tra la Spielrein, Jung e Freud.
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