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PRODUZIONE Stati Uniti / Norvegia

Jo Nesbø trionfa al cinema, da Headhunters a Scorsese

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Dopo dieci settimane nelle classifiche norvegesi, il primo adattamento cinematografico dei thriller di Jo Nesbø, Headhunters [+leggi anche:
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di Morten Tyldum, ha raccolto 540.000 spettatori ed è diventato il maggiore successo locale dell’anno. Mentre il film con Aksel Henie si dirige ora verso la Svezia (in uscita il 4 novembre), Nordisk Film Distribusjon AS prepara il lancio norvegese di Jackpot di Magnus, tratto da un’idea di Nesbø, il 2 dicembre.

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Intanto, secondo la news americane di settore, Martin Scorsese è nella fase finale di trattative con la casa di produzione inglese Working Title per portare il personaggio più famoso di Nesbø, il detective privato di Oslo Harry Hole, sul grande schermo. Dopo il documentario George Harrison: Living in the Material World, e le avventure di Hugo Cabret, Scorsese dirigerà The Snowman, da uno script dello scrittore americano Matthew Carnahan.

Alla sua pubblicazione negli USA, il settimo capitolo della serie di Hole è subito salito in decima posizione nella lista dei bestseller del New York Times. Il film segue il detective nella sua ricerca di una donna scomparsa, la cui sciarpa è stata lasciata al collo di un pupazzo di neve: qualche giorno dopo, il pupazzo avrà la testa della donna — un serial killer è in azione. Tim Bevan e Eric Fellner di Working Title producono il film, e Nesbø è tra i co-produttori.

Giornalista, laureato in Economia ed ex cantante del gruppo pop Di Derre, Nesbø ha venduto con i suoi libri — tradotti in oltre 40 lingue — circa 11 milioni di copie in tutto il mondo, inclusi i due milioni in inglese. In Norvegia ha venduto oltre 3.1 milioni di copie, e nel Regno Unito è l’unico scrittore di crime con sei bestseller da oltre 100.000 copie l’uno sul mercato.

Il rivenditore internazionale danese TrustNordisk presenterà Headhunters all’American Film Market (2-9 novembre). Venduto negli USA (Magnolia Pictures) dopo cinque minuti di promo reel allo European Film Market della Berlinale 2011, il film è stato venduto in tutto il mondo. "Penso manchino solo Giappone e Corea", ha dichiarato la PR e Marketing Manager Alexandra Emilia Kida.

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(Tradotto dall'inglese)

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