L'Ambasciatore del cinema

di Fabien Lemercier

12/02/2003 - La Francia piange il suo 'Uomo-Cinema', Daniel Toscan du Plantier. Le prime reazioni e l'intervista video con Chéreau

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Vedi anche la video intervista a Pascal Bonitzer

Viva emozione in Francia all’annuncio dell’inattesa scomparsa, lo scorso 11 febbraio del produttore e presidente di Unifrance Daniel Toscan du Plantier. Dal mondo del cinema a quello della politica, le reazioni si sono susseguite in un commosso saluto ad una personalità la cui statura e il carisma superavano ampiamente l’ambito professionale della Settima Arte.
Nel comunicato reso pubblico dall’Eliseo, il Presidente della Repubblica, Jacques Chirac ha reso omaggio ad “uno degli uomini tra i più talentuosi” del cinema francese. “Mente acuta, pieno di humor e fascino, un uomo attento al dialogo ma dalle convinzioni forti, grande trascinatore ma anche sensibile, Daniel Toscan du Plantier ha dedicato la sua vita a difendere l’arte e gli artisti”. Da parte sua il Ministro della Cultura, Jean-Jacques Aillagon ha rivolto il proprio omaggio ad “un produttore di talento che ha saputo mettersi a servizio dei grandi cineasti” e ha sottolineato “il suo inesauribile impegno a capo di Unifrance, in favore della creazione e della diffusione del cinema francese nel mondo”.
Quanto a David Kessler, il direttore del centro nazionale della cinematografia, ha partecipato con la sua “immensa pena”, aggiungendo che la scomparsa di Daniel Toscan du Plantier “lascerà un immenso vuoto nel cinema francese”.
Tra gli attori, i cineasti e i professionisti, la notizia è arrivata come un terremoto. “Sono letteralmente sconvolto… era una persona eccezionale” ha dichiarato Alain Delon. “Un ambasciatore straordinario per il cinema francese” secondo Jean-Claude Brialy, “formidabile seminatore di idee” per Bertrand Tavernier, “amante del cinema che lui stesso ha realizzato attraverso anche una serie di simpatiche follie” per la regista e presidente dell’ARP (Autori, Registi e Produttori) Coline Serreau. L’onda d’urto causata dalla morte di Toscan du Plantier si propaga a grande velocità, poiché era “l’uomo-cinema per eccellenza” come lo ha definito l’ex ministro della cultura Jack Lang.