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A INCONTRI #7 le nuove sfide dell'industria cinematografica e tv

- Durante la Film Conference organizzata da IDM Film Commission, produttori, broadcaster e finanziatori hanno analizzato strategie distributive e nuove forme di co-produzione internazionale

A INCONTRI #7 le nuove sfide dell'industria cinematografica e tv

(s-d) Marc Schmidheiny - DCM, Alessandro Usai - Colorado Film, Nicola Maccanico - Vision Distribution, Marco Chimenz - Cattleya, Matthijs Wouter Knol - European Film Market

Dal 24 al 26 aprile si è tenuta in Alto Adige la 7a edizione di INCONTRI, la Film Conference organizzata ogni anno da IDM Film Commission. INCONTRI #7 ha esplorato quest'anno possibilità e sfide dell'industria cinematografica e televisiva. Una delle sessioni più importanti è stata dedicata alla distribuzione cinematografica con uno dei nuovi attori del panorama italiano: Vision Distribution. Al centro del dibattito non poteva mancare il mondo delle serie TV, sempre più al centro delle strategie di mercato, le nuove forme di co-produzione tra partner internazionali, analisi di casi di studio per capire l'andamento sia a livello creativo che commerciale delle strategie legate al content marketing, senza tralasciare uno sguardo al futuro dello storytelling legato alle App e al settore mobile.

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A Soprabolzano si sono riuniti circa 70 esponenti dell'industria cinematografica e televisiva, tra produttori, broadcaster e finanziatori, provenienti da Italia, Austria, Germania e Svizzera e, novità di quest’anno, anche dal Lussemburgo, per analizzare strategie distributive, nuove forme di co-produzione internazionale attuabili oggi nel settore  audiovisivo, attraverso anche lo studio del rapporto di competizione sempre più marcato tra prodotto televisivo e cinematografico, e per scambiarsi ipotesi e prospettive future.

INCONTRI si è confermata così un'importante occasione di networking. In concomitanza con INCONTRI #7 è stato organizzato per la prima volta INCONTRI Focus!, durante il quale 25 produttori provenienti da Germania, Austria, Svizzera, Italia e Lussemburgo si sono confrontati sui temi riguardanti co-produzioni internazionali e possibilità di finanziamento offerte nei rispettivi Paesi.

Ad intervenire ad INCONTRI #7, c’erano tra gli altri: Nicola Maccanico CEO di Vision Distribution; Marco Chimenz CEO di Cattleya; Alessandro Usai CEO di Colorado Film e Michele Zatta, Executive di Rai Fiction. E ancora il regista tedesco Oliver Hirschbiegel (La caduta - Gli utlimi giorni di Hitler [+leggi anche:
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), Marc Schmidheiny di DCM Film Distribution, Olivier Barchet di Beta Film, Lorenzo Gangarossa di Wildside, Federico Pedroni di Rai Cinema, Jean-Michel Ciszewski di International Federation Entertainment, Alexander Herrmann di Expanding Focus e Lisa Blumenberg di Letterbox Filmproduktion e molti altri ancora.

Nel primo Panel, “Same Sky, Different Worlds? – The Filmmaker’s Journey between Cinema, TV and VoD” il regista nominato all’Oscar Oliver Hirschbiegel, in un dialogo con il giornalista tedesco Torsten Zarges, ha tracciato un quadro delle proprie esperienze in ambito cinema e TV nel mercato europeo e in quello americano. Nel mondo delle serie televisive, in cui il ruolo degli autori è sempre più importante, Hirschbiegel ha sottolineato come sia fondamentale “la collaborazione fra autore e regista, in un’ottica di scambio continuo, mantenendo ognuno il proprio occhio critico sulla situazione”. Il regista,  impegnato attualmente a dirigere la serie The Same Sky distribuita da Netflix,  ha sottolineato poi come queste nuove emittenti garantiscano molta più indipendenza rispetto agli studi cinematografici.

Con il secondo Panel “Film Distribution – The Next Level” si è acceso invece il focus sulla distribuzione cinematografica. In un dialogo tra produttori e distributori sono state analizzate le nuove modalità di distribuzione e i possibili sviluppi del mercato italiano. Hanno preso parte al panel Nicola Maccanico di Vision Distribution, Marco Chimenz di Cattleya e tra i partner produttivi di Vision e Alessandro Usai della casa di produzione Colorado Film. Tra le strategie indicate da Nicola Maccanico quella principale è creare maggiore interazione con il pubblico: dobbiamo avere un approccio più verticale, impiegando media diversi, sviluppando film con target più specifici e trovando nuove modalità per coinvolgere gli spettatori. Al giorno d'oggi si ha accesso a così tante tipologie diverse di contenuti, perché mai qualcuno dovrebbe investire tempo e denaro per andare al cinema? Vision vorrebbe dare al pubblico un motivo per farlo. Non solo con grandi eventi ma anche con produzioni minori. Il rapporto con le sale cinematografiche" - ha continuato - "può e deve cambiare e Vision desidera avere una partnership strutturata ed innovativa con il mondo dell'esercizio, non diventando l'ennesimo macrodistributore ma spingendo con l'esercizio nella stessa direzione". Marco Chimenz ha raccontato come è nata la collaborazione tra Cattleya e Vision: “Sky è stato il catalizzatore dell'iniziativa, avrebbe potuto trovare altri modelli di business per posizionarsi sul mercato italiano e assicurarsi accesso al prodotto, come ad esempio associarsi a un distributore già esistente, ma non l’hanno fatto e hanno scelto di lanciare una nuova distribuzione coinvolgendo produttori indipendenti”. Riguardo le tipologie di progetti che saranno sviluppati con Vision, Chimenz ha spiegato che “l’innovazione è fondamentale. Il cinema è soggetto ad una concorrenza formidabile e per rimanere al passo con questo tipo di concorrenza dobbiamo innovarci".

Anche Alessandro Usai, attualmente in Alto Adige per girare La ragazza nella nebbia [+leggi anche:
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di Donato Carrisi(sostenuto da IDM), ha indicato la strategia della sua casa di produzione: “concentrarci su ciò in cui siamo bravi, cioè il lato creativo e produttivo. Le persone vanno al cinema oggi per vedere gli effetti speciali, le commedie spesso le vedono sul piccolo schermo. Per questo stiamo cercando di evolverci ed esplorare generi nuovi. Il film di Carrisi ha un grande budget e un cast di alto livello, ed è un vero thriller. Speriamo così facendo di riaccendere la curiosità del pubblico, che è abituato alle commedie”.

Con il terzo Panel, "How to Bring the High End into Drama Series" si torna alle serie TV, analizzandole sotto il punto di vista produttivo, che ha ormai un carattere sempre più internazionale e budget sempre più importanti. Lorenzo Gangarossa di Wildside racconta la sua esperienza con The Young Pope di Paolo Sorrentino. “Per noi è stata una nuova genesi, ci ha permesso di accedere ad una nuova modalità di produzione con partner internazionali e americani; abbiamo lavorato con un budget che ha necessitato il coinvolgimento di financing da 5 Paesi tra Europa e Nord-America. È stato un progetto per il quale Wildside ha ottenuto investimenti importanti già in fase di sviluppo per poter avere i diritti sul prodotto il più possibile e successivamente negoziare con i partner in una posizione di forza". Positivo anche Michele Zatta di Rai Fiction che ha confermato l'ottimo trend delle serie TV coprodotte con l’Italia: “Mai come ora si ha la sensazione di vivere un nuovo rinascimento della fiction italiana, denotato dal fatto che sempre più società internazionali vengono da noi per verificare la possibilità di sviluppo congiunto di progetti seriali”.

La giornata del 25 aprile si è conclusa con un interessante sguardo sulle potenzialità della realtà virtuale applicate alla narrazione. Il Panel “Storytelling in VR – Questions, Findings, Thoughts" ha visto come protagonista Alexander Herrmann di Expanding Focus. Hermann chiarisce subito che"la realtà aumentata e la realtà virtuale non sono solamente una nuova tecnologia, ma costituiscono un modo completamente nuovo di comunicare e dobbiamo quindi capire quali sono le vere applicazioni all’industria cinematografica”. In questo momento la società sta sviluppando una serie fantascientifica in 9 episodi in VR dal titolo  Future Diaries, dove c'è una trama principale ma alla fine di ciascun episodio lo spettatore può scegliere arbitralmente quale strada prendere. 

Nella giornata conclusiva di INCONTRI, il 26 aprile, si sono analizzate le nuove tecniche di ingaggio del pubblico. Il Panel “Producer’s New Best Friend? – The Rise of Content Markenting”, condotto da Matthijs Wouter Knol direttore dell’European Film Market della Berlinale, ha analizzato come i brand si affidino sempre più allo storytelling cinematografico per creare un rapporto di fiducia con i consumatori. La pubblicità infatti è diventata una vera e propria forma di intrattenimento, in comunicazione costante con il prodotto audiovisivo. Due i Case Studies presi da esempio: gli spot pubblicitari Dit is Fußball e Campari Red Diaries, presentati rispettivamente dalla produttrice Anke Schiemann e il managing director Niklas Wamecke di Instant Waves Media, e da Debora Magnavacca, executive producer dell’italiana Filmmaster Productions.

Il secondo e ultimo Panel della mattinata, a conclusione di INCONTRI #7, “What’s Next on Snapchat, Instagram & Co.? – The Future of Mobile Storytelling”, moderato da Torsten Zarges, si è concentrato invece sulle App, come nuovi veicoli di comunicazione. La fashion video blogger Diana zur Löwen ha parlato a lungo del rapporto tra il consumo dei video sui dispositivi cellulari e i social network, dove si stanno facendo strada lentamente contenuti drammaturgici come la prima soap Snapchat iam.serafina, case story di questo panel.

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