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ESERCENTI Spagna

No alle quote UE

di 

- La Feece polemizza contro le quote di programmazione obbli-gatoria dei film della UE nelle sale spagnole: “Troppo oneroso”

La federazione spagnola degli esercenti, Feece, Federacion de Entitades de Emprasarios de Cine de Espagna, polemizza con la programmazione obbligatoria dei film europei in sala.
Il presidente della Fecce, Primitivo Rodriguez, ha spiegato che in Spagna “le sale cinematografiche sono obbligate a programmare, entro ciascun anno solare, film degli Stati membri dell’Unione Europea, in versione originale o doppiata, in misura tale da rispettare la proporzione minima di un giorno di proiezione di film comunitario per ogni tre giorni di proiezione di film di paesi terzi in versione doppiata”.
Informato di questa situazione, il presidente dell’Unic, Unione Internazionale dei Cinema, Guy Morlion, ha indirizzato al ministro dell’Educazione e della Cultura spagnola una lettera nella quale scrive tra l’altro: “La nostra Unione lamenta profondamente che si sia gravato con un peso così oneroso un paese dell’Unione Europea, quando la Commissione parla in ogni momento di sostegno per incentivare gli esercenti a programmare questi film, tenendo inoltre conto che la quota di programmazione obbligatoria non significa che gli spettatori scelgano il cinema comunitario”.
In Italia la programmazione obbligatoria è stata eliminata dalla legge cinema del 1994.

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