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CANNES 2010 Concorso / Spagna

Biutiful: la Barcellona dei perdenti di Iñárritu

di 

Sfruttamento dell'immigrazione clandestina e vita di una famiglia smembrata sono i due temi che, attraverso la storia di un uomo che ha il dono di comunicare con i morti e che scopre di essere malato terminale di cancro, tratta la coproduzione spagnola Biutiful [+leggi anche:
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del messicano Alejandro González Iñárritu, presentata ieri in concorso al Festival di Cannes.

Ambientato in una Barcellona grigia e monotona, in un clima di aggressione sonora, il film vede un Javier Bardem all'altezza del suo immenso talento. Ma la cappa di fatalità che accompagna il protagonista e la complicata miscela di ritratto intimo, questione sociale affrontata con intento documentario e peripezie al confine con il thriller, fanno di Biutiful un'opera diseguale su cui plana l'ombra dello sceneggiatore Guillermo Arriaga, assente per la prima volta da un film di Iñárritu.

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Dopo una riuscita scena d'apertura che pone un vero e proprio mistero, il film traccia il cammino difficoltoso di Uxbal, delinquente che vive di sfruttamento dell'immigrazione africana (vendita ambulante di merce contraffatta) e cinese (laboratori clandestini, lavoro in nero nei cantieri). Da intermediario, Uxbal corrompe la polizia ed entra in affari con i piccoli mafiosi che controllano i clandestini ammassati nei sottosuoli e nei magazzini. All'occorrenza, esercita nelle camere mortuarie anche un potere completamente irrazionale: quello di liberare i morti dalle angosce che li tormentano.

Tirando a campare in questo torbido ambiente, il protagonista cresce da solo i suoi due figli, incrociando di tanto in tanto sua moglie (Maricel Alvarez), una maniaco-depressiva. I due si amano ancora, ma hanno attraversato troppi brutti momenti per riuscire a ricominciare da zero. E la sorte si accanirà su di lui: un cancro alla prostata gli lascia pochi mesi di vita, una stufa a gas non a norma fa una strage di clandestini, il suo dono gli vale solo ulteriori sofferenze. Disperato e tenendo nascosta la sua morte imminente, Uxbal tenta di sopravvivere per i suoi bambini, di regolare i suoi debiti morali e sentimentali, ma tutto diventa sempre più difficile, come se si trattasse di una punizione divina.

Prodotto dai messicani di Menage Atroz, Biutiful è coprodotto dalle società spagnole Mod Producciones e Ikiru Film, con la partecipazione di Television Espanola e di Televisio de Catalunya, e con il sostegno dell’ICAA.

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(Tradotto dal francese)

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