VENEZIA 2009 Settimana della Critica / FR
Béatrice Dalle, tra matematica e alcolismo in Domaine
La diva francese Béatrice Dalle è un’alcolista in Domaine [+leggi anche:
trailer
scheda film], intenso film d’esordio del regista francese, di origini austriache, Patric Chiha, inserito nella selezione della Settimana della Critica alla Mostra di Venezia .
Pierre (Isaïe Sultan) ha 17 anni e preferisce uscire con la zia Nadia (Dalle), matematica, più che con i suoi coetanei. I due vanno spesso a passeggio nel parco.
Nadia ama bere, e non riesce a fermarsi, e Pierre, che lentamente sta scoprendo la sua sessualità, vorrebbe aiutarla ma non ha gli strumenti per farlo. Si può salvare chi non vuole essere salvato?
In un film superficialmente molto quieto, Chiha immette però molte idee: nella scena iniziale, tra i punti principali di discussione ci sono le teorie del matematico austro-americano Kurt Gödel, e i matematici e l’universo ordinato che rappresentano sono parte integrante del senso del film. C’è, d’altra parte, molta ironia nel fatto che Nadia, matematica, si perda nell’alcolismo.
Nonostante alcune lungaggini e l’incapacità di sviluppare in maniera consistente tutte le sue idee (didascalie che spiegano il passare del tempo vengono mostrate all’inizio e poi spariscono misteriosamente), il film è un impressionante e ambizioso debutto per Chiha.
La performance di Dalle è ottima, eguagliata da quella del giovane Sultan.
Domaine è stato prodotto da Charlotte Vincent per la compagnia francese Aurora Films e co-prodotto da Ebba Sinzinger per la viennese Wildart Film. La pellicola ha ricevuto un anticipo sugli incassi dal National Film Centre (CNC) ed è finanziato dalla Regione Aquitania e da due fondi regionali austriaci (il lungometraggio è stato girato in location a Bordeaux e nell’Austria rurale).
(Tradotto dall'inglese)
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