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Olivier Bronckart • Produttore

“È un po' come un'equazione magica!”

di 

- Incontro con Olivier Bronckart che ha prodotto Il matrimonio di Lorna, film che segna un cambiamento nella continuità dell'opera dei Dardenne

Fedele ai Dardenne dal 1998, Olivier Bronckart diventa nel 2000 produttore esecutivo di Les Films du Fleuve ad appena 27 anni, responsabile degli ultimi film dei fratelli, ma anche di prestigiose coproduzioni come Cacciatore di teste [+leggi anche:
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di Costa-Gavras o il prossimo Ken Loach. Discreto ma iperattivo, ha creato nel 1999 con il fratello Jacques-Henri Bronckart Versus Production, una delle società belghe più dinamiche, poi nel 2005 Inver Invest, struttura specializzata nel Tax Shelter, che sostiene il finanziamento dei progetti di Versus, di Les Films du Fleuve, ma anche di La Parti Production e di Entre Chien et Loup.

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segna un sottile cambiamento nello stile dei fratelli Dardenne, in particolare la transizione al 35mm.

Olivier Bronckart: La questione del 35mm si era già posta per L’Enfant [+leggi anche:
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, ma all'epoca volevamo mantenere una certa leggerezza, una configurazione tecnica più maneggevole. Per Lorna, i fratelli volevano che la regia si svolgesse all'interno dell'inquadratura e meno attraverso la mobilità della camera. Abbiamo fatto delle prove in digitale. Ma la sceneggiatura prevedeva anche diverse scene notturne e non volevamo sovraccaricarci di luci. Abbiamo optato dunque per il 35mm, che offre una migliore luminosità.
Questa scelta è stata dettata da considerazioni sia artistiche che tecniche. Quanto alla produzione, è chiaro che il 35mm costa di più. Ma ciò che più conta per me in quanto produttore, è offrire le condizioni migliori agli autori, e ciò che di meglio si può offrire ai fratelli Dardenne è il tempo. Tempo per trovare le scenografie, tempo per preparare gli attori e tempo per le riprese. E' un po' come un'equazione magica!

Come si raccolgono i finanziamenti per un "nuovo Dardenne"? E' un meccanismo ben rodato?
Le cose si sono evolute dai tempi di Rosetta. Per cominciare, il budget di Lorna è più del doppio, ma siamo dovuti ricorrere a nuovi partner in Germania e in Italia oltre che alla Francia, perché i fondi di sostegno non sono aumentati. La creazione del Tax Shelter ci permette oggi di fare in modo che i film dei fratelli restino coproduzioni maggioritarie belghe.
Il cinema dei fratelli funziona complessivamente bene e in modo regolare: è parte della loro grande forza. Questo permette loro di fruire di una grande libertà artistica, sia a livello di tono che di recitazione o di casting. Se scrivono un personaggio di giovane donna originaria di un paese dell'Est, si possono permettere di prendere un'attrice sconosciuta per dare corpo e verità al ruolo. Forse un giorno ricorrerranno a interpreti più spendibili, ma sarà per loro volontà, non per questioni di opportunismo, per raccogliere i finanziamenti.

I Dardenne sembrano essersi abbonati alla Croisette. Che effetto fa ancora oggi?
A dire il vero, mi sembrava strano che il film non venisse selezionato! C'è una vera continuità nel loro lavoro, anche se chiaramente non c'è nulla di certo. Cannes resta una cassa di risonanza mediatica incredibile per un film. Nel nostro caso, tuttavia, il lungometraggio era già venduto in molti paesi già prima del festival, senza che i distributori neanche lo avessero visto. Oggi in Belgio non si parla molto del premio ricevuto a Cannes, è sicuramente il premio dell'abitudine. Al contrario, Arta Dobroshi ci ha confidato che la semplice selezione del film aveva fatto notizia in Kosovo. Si spera e si pensa che il pubblico belga sia presente, perché è molto fedele. Dopo, chiaramente, tutto dipenderà dalle condizioni di uscita, non è una scienza esatta!

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