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Christine Dollhofer • Direttore di Festival

Crossing Europe, il cinema europeo nella Capitale della Cultura

di 

- Christine Dollhofer Linz Crossing Europe F.F.

Christine Dollhofer è stata direttore artistico di Diagonale, evento cinematografico nazionale austriaco, fino al 2003, quando la città che lo ospita, Graz, è stata Capitale Europea della Cultura (ECC). Con Diagonale, Dollhofer ha proposto un programma pieno di titoli innovativi ed eccentrici da tutta Europa. Nel 2004 è stata invitata a creare un festival dedicato al cinema contemporaneo tra la Viennale e Graz, e così è nato il Linz Crossing Europe Film Festival. La sua prima edizione ha fatto registrare 8.000 visitatori, che quest'anno sono diventati 16.000.

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Cineuropa: Come ha dato vita al festival? In una città piccola come Linz il budget deve essere un problema...
Christine Dollhofer: In effetti è stata dura convincere le istituzioni a finanziarci. Quando Linz è stata scelta come ECC 2009, abbiamo deciso di trovare un budget, anche se basso. Attualmente, la maggior parte dei suoi 400.000 euro viene dai Dipartimenti Cultura comunali, regionali e statali, dall'Austrian Film Institute e dal Programma MEDIA. Abbiamo 44 tra donatori e sponsor, e 20 partner di cooperazione e media. Anche i botteghini servono a finanziarci, ma non bastano da soli a mettere insieme l'intero budget.

Chi seleziona i film, e con quali criteri?
Christine Dollhofer: Il concorso comprende opere prime e seconde di autori giovani ed emergenti dall'approccio nuovo e anche eccentrico. Io stessa sono tra i selezionatori, in pratica "controllo" tutte le sezioni. Per i programmi collaterali, abbiamo consulenti, curatori ed amici che ci consigliano dei film, ma li vedo personalmente e poi li discutiamo insieme. Un comitato di selezione richiede tempo e denaro.

La metà dei film in concorso quest'anno è stata diretta da donne, vincitrici tra l'altro anche delle ultime tre edizioni del festival…
Quando fai una selezione fra pellicole europee a basso costo, e fra opere prime e seconde, trovi molte registe. Ce ne sono poche, invece, tra i film ad alto budget della generazione dei "maestri". C'è senza dubbio un legame fra meccanismi di genere e industria cinematografica, come in ogni parte della nostra società. Sono felice di avere a disposizione così tanti registi, di entrambi i sessi. Il fatto che la giuria abbia premiato film girati da donne è solo una coincidenza, ma apprezzo il risultato, che sottolinea il talento femminile nel cinema europeo.

Cosa si aspetta per la prossima edizione, inserita nelle celebrazioni di Linz Capitale Europea della Cultura 2009? Avete in programma eventi speciali?
Mi aspetto, come prima cosa, una maggiore attenzione in Austria e all'estero verso Crossing Europe, come piattaforma per la promozione dello scambio interculturale. Mi aspetto anche una collaborazione più forte con Linz 2009 per quanto riguarda finanziamenti, programmazione, marketing e attività promozionali. Il profilo sarà lo stesso, ma abbiamo pensato ad alcuni programmi speciali, e un giorno in più di festival. Non ha senso inventare nuove sezioni per poi eliminarle nel 2010. L'obiettivo è rendere il festival un evento indispensabile per il futuro.

Sin dal 2004, Crossing Europe ha lavorato per diventare un "padrone di casa nel campo del cinema europeo", e penso che abbiamo già riscosso il nostro successo come ambasciatori della città di Linz. Molti dei nostri ospiti sono venuti a Linz per la prima volta, hanno amato la città e desiderano tornarci. Speriamo, naturalmente, di riuscire con gli eccezionali eventi del 2009 a motivare ancora più gente.

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