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Dragos Vîlcu • Produttore

"Trovare soldi all'estero è difficile"

di 

- Dopo essere stato il produttore associato del primo film di Radu Muntean,The Fury, Dragos Vîlcu ha deciso di produrre The Paper Will Be Blue e Boogie

Dragos Vîlcu, poco più che trentenne, è quello che si può definire un produttore dinamico: dopo essere stato il produttore associato del primo film di Radu Muntean,The Fury, e di Love Sick di Tudor Giurgiu, ha deciso di produrre The Paper Will Be Blue eBoogie [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Dragos Vîlcu
intervista: Radu Muntean
scheda film
]
, entrambi diretti da Muntean.

Cineuropa: A quanto ammonta il budget totale di Boogie e chi ha contribuito?
Dragos Vîlcu: Il budget si avvicina ai 750 000 euro. Circa la metà proviene dal Centro romeno di cinematografia; il resto dai coproduttori: Antena 1 TV e alcune compagnie pubblicitarie con cui lavoriamo spesso.

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Quanto tempo è passato dal completamento della sceneggiatura all'inizio delle riprese?
Inizialmente volevamo girare a maggio 2007, ma ci restava troppo poco tempo per chiudere il finanziamento, allora abbiamo cominciato le riprese a settembre. Abbiamo così avuto 7-8 mesi buoni di pre-produzione.

Quali sono state le maggiori difficoltà che si sono presentate durante la produzione di Boogie?
Non direi che Boogie sia stato difficile da produrre. Con sei attori, dieci comode location e una piccola squadra, era tutto semplice se paragonato alle riprese della Rivoluzione del 1989 in The Paper Will Be Blue. La cosa più difficile è stata raccogliere il budget prima di cominciare le riprese. Non eravamo sicuri di tutti i nostri partner iniziali, allora per lungo tempo ho dovuto finanziare il film da me.

Perché ci sono ancora così poche coproduzioni in Romania, nonostante l'interesse dei produttori stranieri per il cinema romeno?
Parlo per me: trovare soldi all'estero è difficile e impiega molto tempo. Non dico di avere pregiudizi contro i finanziamenti stranieri: siamo andati al Cinemart di Rotterdam con Boogie e cercheremo di fare lo stesso con il nostro prossimo film, ma preferiremmo montare il budget con fondi romeni, avere piena autonomia finanziaria e artistica, e soltanto dopo trovare i rivenditori all'estero e i distributori.

A che tipo di pubblico piacerà Boogie?
Chiaramente ci piacerebbe raggiungere il grande pubblico, in Romania e altrove. Da una parte, il film è indirizzato soprattutto agli spettatori di lingua romena: molti giochi di parole si perderebbero nelle traduzioni. Da un'altra, il tema è universale e speriamo che incuriosisca anche il pubblico straniero.

Che cosa ha pensato personalmente di questa storia quando l'ha sentita per la prima volta?
Sono tre anni che la conosco. Radu mi aveva reso partecipe di due idee che aveva e queste idee sono diventate i due film che abbiamo fatto insieme. In tutta sincerità mi sono sentito più vicino a Boogie: ho la stessa età dei personaggi e il tema mi tocca anche personalmente. Anche sul piano commerciale, il soggetto mi sembrava più promettente di quello di The Paper Will Be Blue, ma Radu ha insistito affinché facessimo prima quel film, perché era più facile da scrivere e il concorso di sceneggiatura del Centro romeno di cinematografia era alle porte.

Com'è il suo rapporto con Radu Munteanu, dopo essere stato produttore e produttore associato dei suoi tre lungometraggi?
Sono dieci anni che lavoro con Radu per il cinema e la pubblicità. Andiamo molto d'accordo e ci fidiamo l'uno dell'altro. Lui ha acquisito sicurezza facendo le pubblicità; ha esperienza e sa esattamente ciò che vuole, il che è estremamente rassicurante per un produttore.

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