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Marko Igonda

Shooting Star 2008 - Slovacchia

di 

Marko Igonda è finito sotto i riflettori col suo ruolo da protagonista in Facing The Enemy, che ha co-sceneggiato. L'attore slovacco, che divide la carriera tra il suo paese natale e la Repubblica Ceca, è già apparso in numerosi film, fra i quali Hannibal Lecter: le Origini Del Male [+leggi anche:
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di Peter Webber.

Prima della Berlinale, alla quale parteciperà come Shooting Star al posto dell'annunciato attore britannico Andrew Garfield, Igonda sta completando le riprese di Flying Cyprian, co-produzione slovacco/polacca/ungherese/ceca diretta da Marian Čengel-Solčanská.

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Cineuropa: Quale ruolo interpreta in Facing The Enemy, e di cosa parla il film?
Marko Igonda: Il personaggio di Helmut Kampen è un'astrazione: voglio dire, non è un esercito. Non rappresenta la Seconda Guerra Mondiale, nemmeno l'esercito tedesco. È un essere umano che si erge sopra le masse perché sente il bisogno irresistibile di esprimere le sue opinioni: "Io non ucciderò". Gli hanno ordinato di uccidere un uomo, ma si rifiuta, a costo della sua stessa vita. Il film parla di questo.

A parte recitare, lei è, per la prima volta, anche sceneggiatore di un film. Com'è stato adattare il romanzo di Leopold Lahola?
È stata un'esperienza nuova ed incredibile. Lavorare come attore è completamente diverso quando scrivi la sceneggiatura da solo. Eravamo un team di autori in cerca di script. Leopold Lahola ha scritto la storia, e abbiamo dovuto tirarne fuori delle situazioni. In questo modo sono riuscito ad analizzare nella mia mente ogni situazione ed ogni inquadratura. Conoscevo e comprendevo approfonditamente ogni dettaglio, quello che il personaggio pensava, sentiva, e questo è stato alla base della mia prova.

Dopo aver recitato e sceneggiato, dirigerà anche un film?
Ad essere onesti, avevo pensato di dirigere io stesso questo film. Ci sono però troppe cose alle quali pensare, da organizzare, e francamente non so se mi sarei preso tutte queste responsabilità. Mi avrebbero privato di tempo ed energie da dedicare alla recitazione e da mettere nel personaggio.

Quali sono i suoi progetti cinematografici per il 2008?
Attualmente stiamo girando un film in Slovacchia, che narra una vicenda molto interessante. Il mio personaggio, Cyprian, è realmente vissuto nel XIX secolo. La storia è ovviamente una fiction, le uniche informazioni che abbiamo su di lui sono la sua esistenza, il luogo di sepoltura ed il suo erbario.
Per me è stata una sfida enorme per varie ragioni: perché Cyprian è davvero esistito, ed era così misterioso. Il film è un dramma storico/ in costume che copre tutta la durata della sua vita. Far risorgere il suo spirito e sviluppare il personaggio, dalla giovinezza sino alla vecchiaia, mi affascina e mi irrita allo stesso tempo: Cyprian è molto riservato, ad un certo punto smette proprio di parlare. E ho dovuto utilizzare diverse modalità di espressione, diverse tecniche.

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