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Alan Fountain • European AudioVisual Entrepreneurs

Un alto livello di professionalità

di 

Alan Fountain è il direttore generale di EAVE, uno dei migliori programmi di formazione per produttori europei sostenuti dal Programma MEDIA. La buona riuscita dei membri di questo circuito parla da sola: a loro si devono film di successo come 4 mesi, 3 settimane e 2 giorni [+leggi anche:
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Cineuropa: L'ultimo laboratorio di EAVE si è appena concluso. Cosa può dirci del nuovo gruppo di produttori europei che avete formato?
Alan Fountain: Questo è stato senza dubbio un laboratorio molto fruttuoso. Cinquantatré tra commissionatori di film, rappresentanti dei fondi nazionali e regionali, rivenditori, distributori e produttori sono venuti a Praga per tenere centinaia di incontri con i nostri 53 partecipanti. Il loro feedback si è rivelato molto incoraggiante. Molti progetti hanno suscitato l'interesse dei produttori, che si sono congratulati per l'alto livello di professionalità e la buona riuscita. A tutti loro, i partecipanti dell'atelier, provenienti da 24 paesi europei, hanno presentato 32 lungometraggi e 4 documentari, più 5 lungometraggi di un gruppo di produttori cechi che hanno lavorato su un "mini Eave" nel corso dell'anno. Sono certo che la maggior parte di questi eccellenti professionisti saranno attivi nell'industria europea nei prossimi anni.

EAVE continua a sviluppare le sue attività con EAVE Plus. Qual è l'idea alla base di questo nuovo programma?
EAVE Plus si propone di offrire l'esperienza, il sapere e la grande expertise di EAVE in modo più esteso in seno all'industria dell'audiovisivo, attraverso un ampio ventaglio di servizi, dalla formazione individuale all'organizzazione di laboratori di uno o più giorni. Siamo stati contattati da parecchie organizzazioni europee e abbiamo già organizzato degli atelier di una giornata a Bruxelles (per il MEDIA Desk) e Birmingham (per il Forum dei produttori di Birmingham). Inoltre ci apprestiamo a tenere un laboratorio di cinque giorni al Festival di Dubai, insieme a Industry Office.

L'anno prossimo, EAVE compirà 20 anni. Quali sono le vostre prossime sfide?
La sfida che ci attende è quella di continuare a migliorare la qualità del nostro lavoro. Penso che gli atelier 2007 siano stati i migliori di sempre, ma possiamo fare ancora meglio e continuare a rispondere ai rapidi cambiamenti dell'industria. Vorrei inoltre legare il nostro circuito europeo e la nostra esperienza ad altri paesi e continenti, perché l'industria dell'audiovisivo ha bisogno sempre più di circuiti non solo europei ma globali, per funzionare bene. E' molto importante per noi incontrare e lavorare con produttori indipendenti di culture differenti. Questo non può che arricchire le attività di EAVE.

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