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Tanya Seghatchian • Produttrice

Differenze tra il lavoro per 'Harry Potter' e un film d'autore

di 

- A Los-Angeles per la promozione di My Summer of Love, Tanya Seghatchian racconta a Cineuropa perché produrre il film di Pawel Pawlikowski ha rappresentato una vera sfida per lei

Cineuropa: Ci racconti come ha conosciuto Pawel Pawlikowski e come siete diventati soci nella sua società di produzione, la Apocalypso Pictures.
Tanya Seghatchian: Mi ero decisa a lavorare con lui dopo aver visto alcuni suoi documentari, molto ben fatti, realizzati per la BBC. Ci siamo conosciuti negli anni ’90, siamo diventati amici e abbiamo deciso di lavorare insieme. Dopo aver lasciato entrambi la BBC, io ho lavorato sui film di Harry Potter (come co-produttore dei primi due e produttore esecutivo per il terzo ed il quarto), lui ha fatto altre cose, finché abbiamo deciso di imbarcarci insieme in My Summer of Love [+leggi anche:
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My Summer of Love è stata la prima produzione per Apocalypso. Perché ha scelto proprio questo film?
Pawel lavora sempre su diversi progetti contemporaneamente, ma con My Summer of Love, liberamente tratto dal romanzo di Helen Cross, era stato talmente colpito dalla ricchezza e complessità dei personaggi da voler fare delle due ragazze il centro focale dell’intero film.
Abbiamo opzionato il libro nel 2002 e abbiamo cominciato a cercare le due protagoniste, per le quali volevamo dei nomi sconosciuti, dei volti nuovi. Trovare le due ragazze era un punto fondamentale per lui, desiderava attrici che riuscissero a ricreare sul grande schermo ‘l’intesa perfetta’. Il casting è stato piuttosto lungo (otto mesi), ma quando abbiamo incontrato Natalie Press, che interpreta Mona, ne siamo rimasti completamente travolti. Dopodiché abbiamo trovato Emily Blunt, per il ruolo di Tamsin.

Come avete messo insieme i finanziamenti?
Direi che per questo film mi sono mossa in modo piuttosto inconsueto, nel senso che abbiamo opzionato il libro e lavorato sul casting da soli, e soltanto a quel punto abbiamo iniziato a cercare potenziali finanziatori. In preparazione avevamo bisogno di flessibilità e in quella fase non volevamo troppe ‘teste’ a seguire lo sviluppo della sceneggiatura. Pawel sapeva esattamente cosa voleva nelle scene chiave, ma per andare avanti voleva servirsi anche del lavoro con gli attori. Ha instillato nel film le sue doti di documentarista, sempre cercando di trovare e ricreare la realtà attraverso la poesia.
Dal punto di vista produttivo, lavorare con Pawel è una vera sfida, perché ha bisogno di totale libertà ed è impossibile seguire tabelle di marcia.

Quando poi abbiamo cercato altri co-produttori, la BBC è stata la nostra prima scelta, dato che Pawel aveva già lavorato con loro, ed era stata anche coinvolta nel suo primo film, Last Resort. Dopodiché abbiamo ottenuto il finanziamento dall’UK Film Council, tramite il Film Consortium (come parte delle concessioni della lotteria dell’UK Film Council), abbiamo coinvolto la loro società di vendite estere, The Works oltre ad entrare in partnership con la Baker Street.

Quale genere di film intende produrre con Apocalypso?
Soprattutto film d’autore. Lavorare con Pawel è stato una bellissima esperienza: lasciare che il regista esprima la sua visione, che scelga egli stesso il cast e la troupe, ed infine, essere coinvolti nell’intero processo creativo, è qualcosa che vorrei fare ancora. Si tratta probabilmente dell’altro lato della mia personalità, dato che sto anche lavorando sul quarto episodio di Harry Potter, Harry Potter And The Goblet Of Fire, che uscirà il prossimo novembre. Mi piace essere versatile ed essere in grado di lavorare su diversi tipi di film.

Finora tutti i suoi film sono stati frutto di adattamenti letterari. Cosa consiglia a quei produttori che stanno lavorando su questo tipo di progetti?
Secondo me, bisogna innanzi tutto capire chi sia la ‘star’ del film, se l’autore del libro od il regista. Con Harry Potter, l’asse portante è l’autrice, J.K. Rowling. Il regista, il cast, il produttore e chiunque altro coinvolto in uno dei film Harry Potter, sono delle risorse al servizio dell’immaginazione della Rowling. Il film non è altro che una rappresentazione della sua creazione. Il regista deve soltanto restare il più fedele possibile al testo.
Per quanto riguarda l’adattamento del romanzo di Helen Cross di Pawel Pawlikowski, l’elemento principale era Pawel. In questo caso il libro è stato utilizzato come semplice punto di partenza per il dispiego della sua personalissima interpretazione, ed Helen Cross ne era assolutamente consapevole. A questo punto il libro diventa soltanto la fonte del materiale su cui lavora il regista.
Per questi due tipi di progetti, il produttore ha bisogno di differenti sostegni finanziari, una major Americana come una società di produzione indipendente. Io ho la fortuna di poter lavorare con entrambi i sistemi.

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