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BERLINALE 2022 Panorama

Lutz Pehnert • Regista di Bettina

“Questo film riporta le canzoni di Bettina dal passato nel presente”

di 

- BERLINALE 2022: Il regista tedesco torna a Berlino con un ritratto a volte triste, a volte esilarante di un’artista che non ha mai seguito le regole

Lutz Pehnert  • Regista di Bettina

La cantante Bettina Wegner - nata a Berlino nel 1947 - si racconta, condividendo alcuni dei suoi segreti e delle sue lotte più intime, in Bettina [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Lutz Pehnert
scheda film
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, il documentario mostrato nella sezione Panorama della Berlinale, premiato dalla giuria FIPRESCI (leggi le news). Il film di Lutz Pehnert è un film che celebra la decennale carriera della Wegner, le sue potenti canzoni e soprattutto la sua personalità, per non parlare del suo senso dell'umorismo unico.

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Cineuropa: I testi delle sue canzoni sono così importanti. Ti dispiacerebbe parlarci delle traduzioni? Come avete affrontato il problema?
Lutz Pehnert: Quando abbiamo tradotto, abbiamo affidato il lavoro ai traduttori e ai madrelingua della Babelfisch Translations. La loro premura non era però quella di tradurre i testi letteralmente, ma piuttosto di trovare un equivalente congeniale e poetico in inglese. Penso che nelle sue canzoni d'amore, soprattutto, si possa riscontrare un'esperienza profonda e valida.

Non avevo mai sentito parlare di Bettina prima. Lo scopo di questo film era quello di riproporla un po'?
Bettina Wegner è stata una delle più importanti cantautrici degli anni ottanta. Era molto popolare nella Germania orientale e occidentale, ma anche in Austria e in Svizzera. Ha ancora un grande seguito, in realtà. Tuttavia, ha fatto il suo tour d'addio nel 2007. Da allora, è apparsa solo di tanto in tanto. Direi che questo film ha due obiettivi principali: quello di raccontare la sua vita emozionante e quello di riportare le sue canzoni del passato nel presente.

Non ha paura di parlare anche della sua vita privata, in modo piuttosto ironico e drastico. Ti dispiacerebbe dire qualcosa su questa intervista che hai fatto con lei?
Bettina Wegner può essere diffidente, ma soprattutto è una persona molto aperta. E sì, non usa mezzi termini e non ha paura di parlare delle cose più private della vita. D'altronde, viviamo la maggior parte della nostra vita privatamente. Se non ne parlassimo, non avremmo molto da dire! Ed è così anche per Bettina. Ci racconta come è diventata la persona che è ora.

Non sembra che le piaccia molto parlare di se stessa in alcune delle prime testimonianze. Pensi che la cosa sia cambiata? Sembra molto più a suo agio nel film.
Non posso realmente confermare questa impressione. Quando era più giovane, era sicura di sé, e oggi è altrettanto insicura ed eccitata come lo era tanti anni fa quando si esibisce davanti al suo pubblico. Trovo però che la sua voce "attuale" abbia una grande tenerezza, soprattutto quando canta.

Quando aveva vent'anni, ha protestato contro l'intervento degli stati del Patto di Varsavia nell'ex Cecoslovacchia ed è stata arrestata. Perché hai voluto includere questi interrogatori nel film?
Perché è un documento unico, un grande momento di autenticità. All'epoca, Bettina Wegner non sapeva che il suo caso fosse stato registrato. Eppure, si può sentire chiaramente il modo in cui difende le sue convinzioni in modo intransigente e contro un apparato così potente.

Lei è molto divertente - non tutti gli attivisti lo sono, per dirla tutta. Era qualcosa che sapevi già, o l'hai scoperto ora?
Sì, la conoscevo già prima, e ho avuto modo di conoscere i suoi modi allegri e senza complicazioni durante le interviste per altri film. Questo è stato anche un motivo per cui ho realizzato questo documentario. Un film come Bettina può essere fatto solo insieme alla protagonista.

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(Tradotto dall'inglese da Alessandro Luchetti)

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