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Andrius Blazevicius • Regista

“I Santi sono in genere vittime, in un modo o nell'altro”

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- Il film d'esordio di Andrius Blazevicius, The Saint, un dramma ironico che focalizza l'attenzione sulla crisi economica del 2008, è stato presentato alla 32ma edizione del Festival di Varsavia

Andrius Blazevicius • Regista

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, una co-produzione lituano-polacca, è stato presentato in anteprima mondiale alla Competizione 1-2 per prime e seconde opere alla 32esima edizione del Festival di Varsavia. Il dramma ironico con nuances comiche è ambientato in una cittadina di provincia Lituana nel 2008, nel bel mezzo della crisi economica. Racconta la vita di Vytas, padre e marito poo più che trentenne che è stato appena licenziato. Cineuropa ha incontrato il regista lituano a Varsavia per parlare del film.

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Cineuropa: Perché ha deciso di parlare della crisi economica nel suo primo film?
Andrius Blazevicius:
La crisi economica del 2008 è stata molto dura in Lituania e ancora oggi ha un grosso effetto sulla società. La maggior parte dei lavoratori fu licenziata, causando molta emigrazione. Nell'arco di meno di dieci anni, abbiamo perso un quarto della popolazione. Tuttavia, a casa tutti evitano l'argomento e nessuno ne parla attraverso l'arte. Invece di farsi domande e cercare di capire cosa stia accadendo, la gente guarda film d'intrattenimento. Ecco perché credo fosse d'obbligo per me fare un film realistico. E' molto più duraturo di una commedia e quando la gente lo guarderà fra 20, 30 o 50 anni, ricorderanno ancora cosa accadeva all'epoca. Potrebbe essere molto rischioso ed arrogante per me dire questo, ma sono sicuro che diventerà un classico in Lituania.

La sua esperienza personale quanto ha influenzato la storia?
A livello personale, il 2008 è stato un anno difficile per me. Mi ero appena diplomato alla scuola di cinema quando la crisi è scoppiata. Tutto ha iniziato a cadere a pezzi e non c'era lavoro. I miei amici e i miei parenti stavano lasciando il paese, non solo perché volevano fare qualcosa di diverso e divertente nelle loro vite, ma per pura sopravvivenza. Quindi la storia è basata principalmente sulla mia esperienza e quella delle persone che conosco. Il ridicolo colloquio di lavoro di Vytas è identico ad uno che mi è capitato sul serio. Ma, ovviamente, alcune parti sono inventate.

Parliamo del significato del titolo, perché Vytas a volte sembra tutto meno che un santo...
In realtà, il titolo di produzione era Crisis, ma sapevo fin dall'inizio che lo avremmo cambiato. Il motivo è che i Lituani ne hanno abbastanza di questo argomento e nessuno sarebbe andato a vedere un film con un titolo del genere. A parte quello, pensavo che un titolo riferito al protagonista avrebbe aiutato a raccontare di più del film metaforicamente parlando. Vytas a volte potrà anche agire come uno stronzo, ma è solo una vittima della società e dei tempi. E, come sappiamo tutti, i santi in genere sono vittime in un modo o nell'altro.

Vytas è un uomo relativamente comune. Perché ha scelto di rappresentare un personaggio così poco speciale?
È un personaggio molto tipico e rappresenta circa il 70 percento del nostro paese. E' un uomo molto emotivo e soffre di un profondo trauma personale, ma non lo dà a vedere. In Lituania, gli uomini vengono cresciuti così: non devono mostrare emozioni o parlare dei loro problemi, e devono risolverli da soli. Nei film vediamo spesso protagonisti che hanno perso il lavoro, e che stanno lottando contro il sistema. La verità è che spesso non combatti affatto; stai semplicemente seduto tutto il giorno a non fare nulla, il che è davvero difficile. Ed è allora che incominci a riflettere. A causa di ciò che gli è accaduto, quest'idiota inizia a pensare sul serio per la prima volta.

Il film si apre e si chiude con una presa in giro della religione.
Le persone tendono a rivolgersi alla religione quando sono deboli, perché hanno bisogno di qualcosa a cui aggrapparsi. Sono cresciuto in una famiglia Cattolica e sono io stesso religioso, ma non credo nella chiesa come istituzione. Per esempio, quando vai a confessarti, il prete non dovrebbe comportarsi come uno psicoterapeuta e non gli importa che cosa hai da dire. E' tutto una grande finzione per me, e nessuna salvezza può mai trovarsi lì. Inoltre, credo che l'amore, Gesù e i soldi siano tre cose fondamentali nella vita. I miei futuri film parleranno anche di loro.

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(Tradotto dall'inglese)

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