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Eugenio Mira • Regista

"Il cinema è una tecnica, come un piano"

di 

- A 36 anni, il regista originario di Alicante, spalleggiato dal suo collega Rodrigo Cortes nel ruolo di produttore, lancia un thriller già selezionato a Austin, Sitges e Londra.

Eugenio Mira • Regista

Eugenio Mira, compositore e regista, si fece notare nel 2004 con il suo film d'esordio, la commedia horror The Birthday; il suo lavoro successivo, Agnosia [+leggi anche:
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, era un film romantico realizzato con una forma barocca, ripresa nel suo nuovo lungometraggio, Il ricatto [+leggi anche:
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(Grand Piano), girato tra la Spagna e Chicago, in inglese e con le star americane Elijah Wood e John Cusack nei ruoli principali.

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, le società di vendite internazionali in Europa e Stati Uniti hanno mostrato grande interesse per la sua casa di produzione, Nostromo Pictures: chiedevano che progetti avesse, perché questa compagnia punta su idee molto precise che si possono vendere facilmente, gli "high concept". I venditori hanno detto a Cortés e al suo socio, Adrián Guerra: "Se vi specializzate in questo genere di progetti, vi sosterremo". Questo permette di girare con il denaro delle pre-vendite e con la garanzia che gli investitori rientrino dei loro soldi, e ci guadagnino anche. In alcuni paesi, le imprese approfittano degli incentivi fiscali e decidono di destinare una parte dei loro ricavi all'audiovisivo. Tutto è sempre meno caro e l'insicurezza sui mercati internazionali è tale che la figura del produttore classico non esiste più, a meno che non sia un finanziatore di Abu Dhabi o cinese.

E' impossibile parlare del suo film senza citare i tanti riferimenti cinematografici che contiene…
E' normale: il VHS è stato molto importante nella mia formazione come cineasta, molto più delle sale di cinema. Vedevo i film a casa, con mia sorella, e commentavamo a voce alta. Il miglior cinema commerciale della storia è stato fatto negli anni Ottanta, Fritz Lang non fece mai film per ragazzi: un film come E.T., firmato da un genio come Spielberg, non era mai stato fatto prima. Così, a otto anni vedevo E.T. e rimanevo allucinato; o Gremlins, che oggi sarebbe vietato in tanti paesi. Non lo dico per nostalgia: è un film pazzesco. Adoro Brian de Palma, specialmente Blow Out, amo il modo in cui è girato. Ho conosciuto Quentin Tarantino a Sitges e abbiamo avuto un momento di complicità quando mi ha detto che anche per lui era il miglior film di De Palma. Mi piacciono anche i thriller di cospirazione di Alan J. Pakula e il cinema di Scorsese e Polanski.

Come è arrivata la sceneggiatura del film nelle sue mani?
Con questo film mi sento molto tranquillo perché non sono lo sceneggiatore. Dirigere significa raccontare qualcosa seguendo una cadenza, in modo concreto. Sia Bergman che Hitchcock, sebbene raccontassero cose diverse, dovevano usare la camera nello stesso modo, così come è necessario utilizzare un microfono in un concerto. Il cinema è una tecnica, come un piano. Io non avrei mai scritto Il ricatto; lo sceneggiatore, Damien Chazelle, stava per dirigerlo ma poi è passato a un altro progetto e il suo entourage gli ha raccomandato di metterlo sul mercato, perché anche se aveva degli elementi da aggiustare, qualcuno lo avrebbe comprato. E così è stato. Sono arrivato io e ho afferrato il progetto: Il ricatto è al 100% regia. Si è realizzato il mio sogno giovanile di avere qualcuno che mi scrivesse un soggetto, e sono molto contento. Il film funziona perché la sceneggiatura funziona, senza pensare all'assurdo e alla mancanza di logica che contiene: funziona in un modo che va oltre tutto questo. Non ho cambiato quasi niente: il merito è tutto di Damien. Mi piace pensare al film come a una canzone che puoi fischiettare, ma con un testo che ti fa riflettere… ma che è innanzitutto buona musica.

Qual sarà, ora, il percorso del film?
A gennaio sbarcherà negli Stati Uniti, distribuito da Magnolia Pictures, che lo lancerà sia in sala che in VoD: questa modalità di uscita è al momento la migliore. Prima di essere presentato, lo scorso settembre, al Fantastic Fest de Austin, Il ricatto era stato già venduto in oltre 30 paesi grazie all'audacia di Rodrigo e Adrián: per questo, non sono pionieri solo in Spagna, ma in tutto il pianeta Terra.

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