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Olivier Van den Broeck • Distributor

Il film contiene senza alcun dubbio, l'esperienza di un grande regista

- Nell'ambito della sua partnership con Europa distribution, Cineuropa ha intervistato tre distributori europei per capire in che modo il film è stato distribuito nelle varie nazioni.

Perchè ha deciso di distribuire More than honey?

Abbiamo alle spalle una lunga tradizione documentaristica e una in particolar modo è orientata verso i documentari sulla natura e sui problemi ambientali. Oltre a More than Honey abbiamo distribuito anche Darwin's Nightmare e We Feed the World. Tutti questi film, che non possono essere semplicemente ridotti a un racconto sulla vita delle api, hanno una visione più ampia del mondo e si concentrano sugli effetti causati dall' industrializzazione e dall'inquinamento. Abbiamo una grossa esperienza su questo tipo di argomenti e abbiamo distribuito svariati film di questo genere. Negli ultimi anni abbiamo persino sviluppato una rete, accessibile non solo agli appassionati di cinema ma anche a coloro che sono semplicemente interessati al tipo di argomento trattato. Ovviamente, alcuni documentari possono essere definiti più come inchieste, perché hanno un contenuto più essenziale e non sono pronti per essere presentati come film. D'altra parte, oltre all'argomento affascinante, questo film ci ha colpiti per la sua alta qualità registica. Assistere a una combinazione tale in questo genere di film è un evento raro e forse è stato proprio questo che ci ha convinti a distribuirlo. Il film presenta, senza ombra di dubbio, la firma di un grande regista che è riuscito con successo non solo a trattare artisticamente un argomento che ci riguarda tutti, ma anche ad utilizzare un linguaggio adatto e comprensibile mescolando sia l'aspetto commerciale che quello della comunicazione/marketing usando come tema conduttore quello delle api morenti in Belgio e più in generale in Europa. Dunque un film più che attuale.

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Quali sono stati i criteri di scelta per le date di rilascio e come avete progettato l'uscita di More than honey?

Sfortunatamente in Belgio dipendiamo dalle date di uscita francesi. Non possiamo distribuire un film prima che lo facciano loro e spesso questo è un aspetto che contrattualizzato. Quindi bisogna essere pragmatici. Sin dall'inizio siamo stati in continuo contatto con alcuni esponenti politici, gente attiva a livello europeo nella speranza che questa iniziativa avrebbe mosso le coscienze anche dei membri della Commissione europea. Ed è proprio per questo che abbiamo deciso di rilasciare il film per gli inizi della primavera, perchè sapevamo che avrebbe suscitato maggiore attenzione non solo per il film in se stesso ma soprattutto per l'argomento delicato e problematico che veniva trattato. Ed è per questo che abbiamo optato per questa data. Ovviamente abbiamo invitato il regista ad accompagnare l'uscita. In ogni città abbiamo avuto un nostro rappresentante in campo naturalistico/ecologico e un'anteprima. Quindi siamo andati in giro con il regista e credo che questo abbia contribuito a lasciare un segno in molte persone. Attualmente rinviamo tutti al sito internet per organizzare delle proiezioni private, che ripeto, vengono effettuate anche al di fuori del circuito cinematografico, con Blu-ray che sono stati creati appositamente per questo tipo di eventi.

Qual'era il budget stanziato per il film? Come lo avete stabilito?

Ovviamente c'è un budget generale come quello di una normale campagna stampa e per il supporto alla comunicazione. Abbiamo poi deciso di non promuovere questo film come un prodotto  da multiplex con una grossa campagna ma piuttosto di investire tempo e denaro nelle partnership con varie associazioni. Non conosco la cifra esatta , ma per farvi avere un'idea del budget abbiamo speso - solo per il Belgio - circa 30,000/40,000 euro.

A che tipo di pubblico avete puntato e come?

Abbiamo notato che in questo genere di film - aldilà del fatto che funzioni o meno nelle sale cinematografiche - se si lavora in un certo tipo di network, si riceve sempre tanta richiesta di proiezioni private. Mi sono occupato personalmente dell'aspetto marketing-comunicazione del film facendo, ovviamente, una classica campagna stampa, ma anche creando un sito web che potesse mettere in contatto non solo gli spettatori ma anche associazioni e partner che non hanno necessariamente a che fare con il settore cinematografico, ma piuttosto con la natura. Abbiamo collaborato con "Nature et Progrès," ma anche con "Les Amis de la Terre," con "Natuurpunt" con sede nelle Fiandre e con molte altre associazioni. Sono state talmente tante le collaborazioni che neanche sapevo esistessero così tante associazioni quando ho cominciato ad occuparmi di questo film. Abbiamo spesso collaborato anche con le università perché in Belgio ci sono svariate accademie che svolgono ricerche sulla morte delle api che è l'argomento del film. Quello che ci ha particolarmente animati è stata la possibilità di organizzare - al di fuori dei normali canali di distribuzione - delle sessioni private con trenta, quaranta, o cinquanta persone e dando modo a questi utenti di prenotare tramite il sito web. E la risposta è stata più che positiva.

Avete cambiato la locandina o il trailer per la campagna pubblicitaria nel vostro paese? Il titolo del film è stato modificato?

La nostra locandina e il nostro trailer sono differenti da quelli usati per la Francia. Siamo ovviamente stati in contatto dal momento che c'erano varie versioni sia di uno che dell'altro: i produttori hanno una versione diversa per i tedeschi svizzeri così come ce n'è una per i francesi svizzeri. Abbiamo avuto la possibilità di scegliere fra tre versioni sia della locandina che del poster ma alla fine abbiamo optato per fare delle modifiche a nostro gusto. Abbiamo anche inserito le parole “api” e “uomini” nei sottotitoli, tanto per mantenere un contatto con l'uscita del film in Francia [il titolo di uscita del film francese è infatti Des Abeilles et des Hommes].

Avete intrapreso una campagna anche sui social networks?

Avevo puntato i social network da un po' come ad esempio le pagine Facebook che ci sono alla Imagine (il distributore), ma in realtà abbiamo preferito promuovere il sito web pubblicizzandolo attraverso Google e Facebook. Abbiamo mirato a un pubblico molto specifico avendo e ci siamo resi conto che la gente scopriva il sito autonomamente, soprattutto nelle due o tre settimane prima del lancio del film e in quelle successive all'uscita nelle sale. Abbiamo potuto assistere a un aumento improvviso delle visite e delle prenotazione. Il lavoro è stato molto specifico, molto tecnico permettendo al nostro sito web di risultare tra i siti più cliccati in Belgio sia prima che dopo l'uscita del film. Da subito ci siamo resi conto che stava funzionando, con dei risultati concreti. Tutt'ora abbiamo un'enorme richiesta di proiezioni private e molti sono i dibattiti successivi alla proiezione che consentono a questo film di continuare il suo ciclo di vita.

Avete ricevuto recensioni sul film dagli apicoltori o da chi lavora nel settore ecologico?

Sì, decisamente e parliamo delle migliaia di persone che hanno visto il film sia nei cinema o nelle sale fittate per la proiezione. Abbiamo spesso delle richieste. Per esempio, abbiamo effettuato varie proiezioni alla Commissione Europea e al Parlamento, che è il luogo in cui è stato presentato il film.

Loro non hanno l'equipaggiamento digitale, così ci siamo organizzati per fornire loro un Blu-ray che ci hanno restituito una volta terminata la visione. Questo ha dato vita anche a proiezioni piuttosto inusuali - molte associazioni ecologiche hanno mostrato interesse a vedere il film nei loro uffici privati. Volevamo che la richiesta incontrasse la domanda dato che parlavamo di un prodotto commerciale. Bisogna tenere presente che queste operazioni richiedono un duro lavoro da parte dei distributori ma possiamo dire di sentirci davvero soddisfatti del lavoro svolto. Siamo stati bravi a individuare un potenziale pubblico, a rintracciarlo e raggiungerlo con ogni mezzo possibile.

Penso che questo abbia funzionato molto bene con i nostri partner, che hanno pubblicizzato il film in maniera estensiva nelle settimane prima del rilascio. Ci sono state varie pubblicità nelle riviste che hanno informato il pubblico di questo lato particolare della distribuzione: “Se volete vedere il film e non necessariamente al cinema, da oggi è possibile, perché possiamo fare anche questo per la tua associazione.”

Traduttore: Juny Gentile

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