Viola Prestieri

Producers on the Move 2013 - Italia

24/04/2013 - A Cannes con due film: "Tanto lavoro e responsabilità. Non abbiamo certo trovato le porte aperte"

Anche se arriva a Cannes con un'opera prima, Viola Prestieri non è certo un produttore alle prime armi. L'aggiornatissimo Internet Movies Database le accredita 31 titoli in vari ruoli. Ha cominciato nel 1995 con Mario Martone, come segretaria di produzione de L'amore molesto, e ha continuato sempre con lo stesso regista nel 1998 come assistente alla produzione per Teatro di Guerra. Nello stesso anno ha partecipato a Radiofreccia di Luciano Ligabue come direttore di produzione. In questa veste, ha partecipato alla realizzazione di alcuni importanti film indipendenti italiani e stranieri: L'amico di famiglia, che apre la sua collaborazione con Paolo Sorrentino, La ragazza del lago [+leggi anche:
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Lei arriva a Cannes con due film ma non è certo nuova sulla Croisette, in particolare con i film di Paolo Sorrentino. Quest'anno sarà ancora più presente al festival...
Da produttore esecutivo per i film di Sorrentino ho una responsabilità diversa ed alle spalle una società strutturata. Diciamo che da produttrice, con una società che è solo all’inizio, ci sono più lavoro e più responsabilità.

E come considera l'esperienza degli incontri "Producers on the Move" in veste di produttrice di un film opera prima?
Mi sembra molto interessante e stimolante, soprattutto l’idea di condividere con altri produttori progetti in fase di sviluppo.

Buena Onda con Rai Cinema, Les Films des Tournelles, Cité Films. Miele ha una produzione più complessa della media dei film italiani, che troppo spesso non provano nemmeno a cercare coproduzioni all'estero. E’ stato complicato organizzare questo impianto produttivo?
E’ stato molto difficile, ma al tempo stesso molto stimolante, quasi una sfida. Era comunque l’unico modo per fare il film. Un’opera prima che affronta un argomento così delicato non era facile da “montare”, soprattutto in un momento come questo, cosi difficile per la produzione italiana. Non direi che abbiamo trovato le porte spalancate. Piano piano siamo riusciti a definire l’impianto produttivo del film ed ogni tassello che si andava componendo era una piccola vittoria.

Miele è un film con un tema forte che porterà certamente a discutere. Come si è fatta coinvolgere in questo progetto e che rapporto di lavoro ha stabilito con la (neo) regista e partner produttivo?
Con Valeria siamo amiche da 17 anni. Fare la società insieme, anche con Riccardo, è stato assolutamente naturale. Lei ci ha parlato del libro e di come vedeva il film, e questo mi ha fatto vincere tutte le perplessità rispetto al tema. Essendo amiche, c’era già un rapporto molto stretto che in momenti delicati di tensione è stato messo alla prova ma per fortuna senza lasciare tracce.

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