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Philipp Stölzl • Regista

I film sono come i bambini

di 

- The Physician, nuovo film di Philipp Stölzl con Stellan Skarsgård e Ben Kingsley, sarà pronto per Natale 2013

“Non ho mai frequentato una scuola di cinema”, dice Philipp Stölzl. “Ho imparato lavorando nei set di video musicali e guardando altri registi. E comunque forse non sarei andato bene nelle scuole di cinema: quando ho iniziato, le scuole tedesche erano molto artistiche, e io non avevo progetti così artistici”, aggiunge. “Per fortuna, mi hanno offerto sempre molti progetti, e quindi istintivamente ho trovato quello che mi piaceva, le persone giuste per farlo e come stare bene con loro. Quando vieni dai video musicali hai un atteggiamento ‘artigianale’ verso il lavoro creativo — i video sono una forma d’arte vasta, in fondo devi vendere un disco, e cerchi sempre di trovare il grande pubblico”.

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La filmografia di Stölzl “è più europea che americana ma l’inglese è una grande lingua da sceneggiatura, ed è fantastico quando i film riescono ad andare oltre i tre paesi di lingua tedesca”. E anche se ha molto di cui essere orgoglioso, Stölzl non riscrive la sua storia personale: “Ho sviluppato molte cose che poi al cinema non hanno funzionato. A volte è come avere un giardino e vedere come cresce. Può essere un albero, oppure niente”. Uno di questi alberi secchi è il film The Truth about Hänsel and Gretel. “Ci abbiamo lavorato a lungo e duramente”, sottolinea Stölzl. “Ho anche sviluppato con Jan de Bont la produzione di un film su un serial killer di Boston che viaggia nel tempo. Passi anni seduto a scrivere la sceneggiatura, ci metti tutto quello che hai, e non ricevi nessun ok! Purtroppo è la realtà del business”.

Come lavora? “Prendo uno script”, spiega Stölzl, “Cerco quello che ve bene per me. Uno ha un istinto. Sto facendo il mio terzo film storico: so di essere bravo nel creare parole, ho l’esperienza, lo so. Non è che uno voglia fare questo per sempre, ma è una garanzia e mi sento sicuro, e il cast è in buone mani”.

L’intrattenimento, per Stölzl, non è una cosa ‘leggera’, ma anzi il contrario. “Tendo verso temi pesanti”, ha spiegato. “North Face è pesante, parla di morte, sopravvivenza, politica, nazisti, e tempeste di ghiaccio. Young Goethe in Love [+leggi anche:
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è un po’ più leggero, una storia d’amore romantica ma con moment dolorosi. The Physician è simile: si parla di conflitti religiosi, potere politico, fanatismo bellico — roba forte”.

Stölzl cerca “di creare un buon clima con attori e troupe nel quale ognuno possa dare qualcosa. Sono un regista che consente agli attori di dire la loro quando qualcosa non va bene, di dare suggerimenti. C’è sempre una grande macchina in corsa, e bisogna creare un’atmosfera rilassata e libera. Ogni giorno è un giorno nuovo, ha lunghi periodi di riprese e bisogna capire quali limiti raggiungere e come sperimentarli”.

North Face e Goethe “sono costati circa 7 milioni di euro”, spiega Stölzl. “The Physician circa 20 milioni, ma alla fine non sono mai abbastanza! Il budget deve essere adeguato a ciò che vuoi fare, ed è nulla se la storia è troppo grande! Le riprese di The Physician sono state lunghe perché è realizzato come film tv in due parti, e quindi devi girare due volte 90’. Alla fine però, qualunque sia il budget, si è sempre nervosi all’inizio e non c’è grande differenza alla fine. Se però hai attori come Stellan Skarsgård e Ben Kingsley la questione delle ‘star’ non è importante. È tutto semplice sul set, è eccezionale lavorare con loro”.

The Physician sarà pronto per Natale 2013, poi Stölzl tornerà all’opera e allo sviluppo. “Voglio fare un film su Richard Wagner”, dice. “Non ce n’è ancora uno buono e questo potrebbe essere eccezionale, fatto proprio per me! Non un biopic classico ma la prima dell’Anello del Nibelungo nel 1870 a Bayreuth. Ha creato la sua immensa trilogia: ci sono diari delle prove, al confine tra disastro e follia. La musica è incredibile, potrebbe essere un film per le sale. È il mio progetto della vita e quindi non ho fretta”.

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