email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

Michel Ocelot • Regista

“Le fiabe sono il mio linguaggio”

di 

- Animazione, 3D, mondo delle fiabe e filosofia del narratore: il regista francese ha svelato a Berlino la ricetta di Les Contes de la nuit.

Accompagnato dai suoi produttori Christophe Rossignon e Philipp Boeffard, il maestro dell'animazione francese Michel Ocelot ha spiegato alla stampa internazionale perché ha realizzato in 3D Les Contes de la nuit [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Michel Ocelot
scheda film
]
, proiettato in concorso alla Berlinale 2011.

Lei viene dall'animazione tradizionale e per Les Contes de la nuit ha optato per il 3D. Secondo lei è una moda passeggera o una rivoluzione?
Michel Ocelot: Innanzitutto, quello che viene scambiato per il mio stile personale è semplicemente frutto del fatto che non avevo soldi. Quando i mezzi cominciano ad arrivarmi, provo tutto. Ho diretto Azur e Asmar [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
in 3D totale (non in rilievo, ndr), poi ho fatto un piccolo passo indietro verso immagini semplici, al teatro d'ombre. All'improvviso è arrivata la moda del 3D e mi sono detto che avrei voluto provare anch'io. Mi sono divertito molto con la mia squadra. Durerà? In un certo senso è una cosa arcaica, per via degli occhialini e del limite dello schermo, che è molto più importante che con le immagini tradizionali: con quelle non ci pensi. Penso che il 3D andrà sviluppandosi, ma che allo stesso tempo ce lo scorderemo, come è successo con i colori: ora non ti rendi più conto che ci sono. L'importante è avere qualcosa da dire e che possa essere utile alla gente. La tecnologia è un aspetto secondario, ma è anche una fonte d'ispirazione.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Tutte le sue opere mostrano la sua fascinazione per le fiabe.
Le fiabe sono il mio linguaggio. Mi ci sento come un pesce nell'acqua e posso immergermi nelle fiabe di ogni parte del mondo. Ma non le adatto mai. Pizzico qualche elemento qua è là, lo assorbo e ne faccio ciò che voglio. Inoltre le fiabe sono meravigliose: se hai un problema, è molto facile farlo scomparire. E posso creare da me tutte le età della vita. Ma non analizzo, non calcolo: faccio uscir fuori le cose naturalmente divertendomi e sperando di divertire gli spettatori. Tuttavia, leggo e rileggo la sceneggiatura, mi correggo, e dopo un po' giro.

Quanto tempo ci è voluto per realizzare il film? Tutte le storie erano pronte perché erano state scritte tempo fa, quando non avevo lavoro. Con dei buoni computer, buoni tecnici, buoni animatori e le silhouette in ombre cinesi, si può andare molto veloce. La fabbricazione è durata un anno, ma senza le silhouette non sarebbe stato possibile andare così veloce. Ho anche scoperto qualche trucco sul computer, ma utilizzando la semplicità, non cercando di brillare per fare effetto.

I colori sono eccezionali. Come li ha lavorati?
Uno dei vantaggi del computer è che il colore è estremamente ricco e facilmente manipolabile. Ogni scena è un'orgia di possibilità, e con la palette grafica puoi permetterti di tutto.

Si può dire che esiste una scuola francese moderna d'animazione?
Sta sorgendo una sorta di età dell'oro dell'animazione in Francia. Le scuole sono ottime e gli studenti d'animazione sono stupefacenti. In Francia, forse ci sentiamo più liberi e più forti di fare ciò che ci viene naturale. Per quanto mi riguarda, sono sempre stato indipendente. Non ho mai cercato di imitare i giapponesi e gli americani, anche se amo il loro lavoro.

Quali messaggi vuole trasmettere attraverso la sua arte?
Sono un narratore, e un narratore non ha bisogno di nascondersi. Uno dei piaceri della fiaba è di avere un narratore e di giocare con gli spettatori. Uno dei piaceri del teatro è di attendere, hai davanti un sipario che si aprirà. C'è tutto un aspetto artificiale che devi mantenere. Preferisco non mentire mai: quello che vi mostro sono cose che ho completamente inventato. Non vi nascondo che le ho inventate e ve le mostro anche mentre le invento. La fiaba funziona così: si gioca insieme, si fa finta insieme e, poco a poco, si provano cose vere insieme. C'è anche il piacere dello spettacolo, è un mondo affascinante che è bello quando lo si crea insieme. E' molto diverso e molto più di una semplice imitazione della realtà.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Leggi anche

Privacy Policy