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Alexandru Maftei • Regista

L'uomo che ha riportato in Romania la commedia romantica

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Il debutto alla regia di Alexandru Maftei, Hello! How Are You? [+leggi anche:
recensione
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intervista: Alexandru |Maftei
scheda film
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, è stato accolto calorosamente lo scorso anno al Festival Internazionale della Transilvania ed è uscito questo mese nei cinema locali. Realizzato in più di quattro anni, Hello! How Are You?, una commedia romantica su un uomo e una donna separati dai rispettivi coniugi che trovano l'amore chattando su internet, si preannuncia un successo in Romania. Il regista ha detto a Cineuropa cosa ha significato per lui realizzare questo film di un genere raro per il suo paese.

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Cineuropa: Hello! How Are You? ha ricevuto una sovvenzione dal Romanian Film Centre nel 2006. Come mai così tanto tempo prima dell'uscita del film?
Alexandru Maftei: Abbiamo dato il via alla produzione con la somma più piccola che il Centro abbia mai dato per la realizzazione di un film: circa 90.000 euro, il che è più o meno il 15% del budget totale di cui avevamo bisogno. Da dicembre 2008 a maggio 2009 abbiamo raccolto fondi per il progetto e abbiamo iniziato le riprese nell'estate del 2009. Il film era pronto nel maggio del 2010, ma poi due coproduttori stranieri su cui contavamo hanno deciso di abbandonare il progetto, lasciandoci con un enorme deficit nel budget della post-produzione. Invece di finire il film, abbiamo ripreso a cercare fondi. È stata dura. Rispetto ai problemi finanziari, le difficoltà artistiche legate alla realizzazione erano uno scherzo!

Una commedia romantica di solito ha un cast di attori famosi, scelti per attirare il pubblico, ma lei ha scelto attori per la maggior parte sconosciuti al grande pubblico. Perché?
Scegliere gli attori giusti è una delle fasi più creative della realizzazione di un film. Hai qualche idea su quello che vuoi, poi un provino ti fa scoprire nuovi approcci e ti ritrovi a riconsiderare tutto. Non credo che il pubblico debba ricevere quello che si aspetta di vedere, deve essere sorpreso in qualche modo.

La versione finale di Hello! How Are You? è identica a quella della sceneggiatura? Quali cambiamenti sono stati apportati alla storia? Quanto sono durate le riprese?
Credo che il regista debba trovare il modo per portare la sceneggiatura sullo schermo senza cambiarla, per rendere le cose più facili a se stesso o agli attori. Certo, stiamo parlando di una buona sceneggiatura, come quella scritta da Lia Bugnar. La versione del film che vediamo al cinema è più corta. La prima versione durava 2 ore e 45 minuti, perché a quanto pare non sono un regista che rispetta lo standard per cui una pagina di sceneggiatura corrisponde a un minuto di film. Abbiamo tagliato numerose sequenze che dicevano troppo o che erano inutili, e a volte abbiamo tagliato il momento finale di una sequenza quando era troppo chiaro quello che stava per succedere.

Abbiamo cominciato con un piano di riprese di 28 giorni ma ci siamo subito resi conto che lo stile del film non ci avrebbe permesso di filmare abbastanza ogni giorno per poter rispettare la tabella di marcia. Ci siamo anche resi conto che dovevamo costruire quattro studi per il suono. Abbiamo concluso le riprese dopo 37 giorni.

Anche se si tratta di una frase molto ricorrente nelle conversazioni di tutti i giorni, il titolo del film ha comunque un certo effetto visto sulla locandina. Come l'avete scelto?
L'idea è nata quando abbiamo pensato alla prima cosa che i due protagonisti si sarebbero detti mentre chattavano su internet. "Hello! How Are You?" sembrava la scelta milgliore. Poi nel 2010, quando il film è stato proiettato per la prima volta al Festival Internazionale della Transilvania, abbiamo fatto delle magliette con il titolo del film e alla gente sono piaciute da matti. Solo in quel momento ci siamo resi conto del suo grande potenziale.

Ora che Hello! How Are You? è nei cinema rumeni, quali sono i progetti per il futuro?
Ce ne sono alcuni, ma chissà quanti anni dovrò aspettare per vederli nei cinema. Il primo di questi è un musical intitolato Supermarket che si basa sull'omonimo musical teatrale di Teodora Herghelegiu, che fa parte del repertorio di questa stagione dell'Operetta. Ho anche in progetto un dramma storico su Stefano il Grande.

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