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Irini Souganidou • Distributore, Feelgood Entertainment

European Distributors Up Next! 2010 – Grecia

di 

Dopo essere stata per più di vent'anni uno dei personaggi chiave per due delle maggiori case di produzione del mercato cinematografico greco, Irini Souganidou ha preso una pausa di di qualche mese per avere una visione più chiara delle cose. E quello che ha visto è stata l'opportunità di guidare la nuova società Feelgood Entertainment e portarla a essere una delle novità più dinamiche del settore della distribuzione.

Cineuropa: Cosa l'ha spinta a guidare la Feelgood Entertainment?
Irini Souganidou: La strategia di mercato della maggior parte delle grandi case di produzione locali, che prevede un modello verticale – che va dalla produzione, alla distribuzione, sino alla proiezione nelle sale – e "l'industrializzazione" che ne deriva , hanno creato a mio avviso le circostanze adatte per creare nuove forme di distribuzione. Una nuova struttura che abbia un approccio più personale ai film e dia loro il tempo, lo spazio e l'attenzione che meritano. Inoltre Feelgood rappresentava una grande sfida per me, perché potevo sfruttare l'esperienza acquisita in passato per dar vita a una squadra dinamica e piena di entusiasmo che potesse mettere in pratica le nostre idee e nuovi concetti per una nuova concezione della distribuzione.

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Quali sono i progetti imminenti di Feelgood?
Al momento abbiamo un ruolo importante nell'home entertainment grazie all'esclusività dei diritti di distribuzione del catalogo della BBC per la Grecia e Ciprio e tramite la distribuzione del portfolio della Sony Home Entertainment Hella (Sony, Universal e Disney). Per quanto riguarda le sale cinematografiche siamo riusciti a crearci un nostro spazio procedendo un passo alla volta e acquisendo film importanti e che avessero ottenuto riconoscimenti. Abbiamo voluto dare più visibilità ai film greci. Abbiamo acquisito i diritti per la distribuzione mondiale di 65 film di registi greci molto apprezzati e conosciuti dal pubblico e contemporaneamente abbiamo investito nei nuovi film greci, come il pluri-premiato Dogtooth [+leggi anche:
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di Yorgos Lanthimos, Attenberg [+leggi anche:
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di Athina Rachel Tsangari (nella selezione ufficiale quest'anno a Venezia) e Knifer di Yannis Economidis, per citarne alcuni. Il nostro scopo è mantenere la nostra strategia selezionando film di qualità, creando collaborazioni strategiche che possano rafforzare la nostra presenza nel mercato e incrementare le nostre attività nell'ambito della produzione e dei nuovi media.

Ci sono sempre più film sul mercato, ma non tutti hanno un successo soddisfacente al botteghino. In che misura questa realtà limita le possibilità di un distributore di affermarsi in un mercato così piccolo come quello greco?
Non sono i distributori a scegliere i film, ma il pubblico. Quindi quello che bisogna chiedersi non è se ci sia spazio o meno per nuove case di produzione, bensì se ci sia spazio per tutti questi film che escono ogni settimana. Alla Feelgood non cerchiamo di imporci tramite il numero di film che distribuiamo. Quello che rafforzerà la nostra presenza sul mercato sarà la qualità dei nostri film e il modo in cui gestiremo la loro distribuzione. Personalmente non condivido la scelta di distribuire una quantità eccessiva di film, perché questo porta inevitabilmente alla perdita di un potenziale pubblico per i film di qualità, dato che questi resterebbero in programmazione solo una settimana.

Sulla base della sua grande conoscenza del cinema, cosa pensa di questo improvviso ritorno di film greci tra i prodotti cinematografici più appetibili sul mercato, sia in Grecia che all'estero? Crede che ci sia un futuro nel settore cinematografico, considerando l'attuale situazione politica ed economica?
Mi aspettavo che prima o poi il mercato greco avrebbe seguito la tendenza internazionale, per cui i film nazionali sono una parte significativa del mercato cinematografico totale. Inoltre recenti ricerche di mercato hanno mostrato che i greci vogliono più film locali di qualità. Ciò che è interessante per quanto riguarda l'industria cinematografica greca è che in questi anni di crisi economica il cinema greco sta andando molto bene, non solo in territorio nazionale, ma anche all'estero.
A parte i film greci che hanno un successo enorme al botteghino, superando a volte i blockbuster americani, sono i film che si sono distinti a importanti festival cinematografici a catturare l'attenzione dei diversi mercati internazionali. Ovviamente, questo riconoscimento e la promozione che ne deriva, danno un aiuto sostanziale alla distribuzione in Grecia.
Sono sicura che questa tendenza continuerà in futuro, nonostante le situazione economica e politica, com'è sicuro che la Feelgood continuerà a dare ai nostri film lo spazio e l'attenzione che si meritano.

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