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Roman Gutek | • Distributore

I diversi volti del cinema

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Oltre a lavorare da quasi 20 anni nella distribuzione del cinema d'autore, Roman Gutek, fondatore della Gutek Film nel 1994, ha creato nel 2001 il festival Era New Horizons, l'evento cinematografico più importante della Polonia. Gutek, che è anche direttore del Muranow, un cinema d'essai di Varsavia, nominato miglior cinema della rete Europa Cinemas nel 2004, lancerà in ottobre una nuova iniziativa: l'American Film Festival a Wroclaw.

Cineuropa: dalla fine degli anni '80, quando la distribuzione era ancora un monopolio in Polonia, in programma al festival di Varsavia c'erano film di registi sconosciuti al pubblico polacco. Poi nel corso degli anni ha permesso al pubblico polacco di scoprire Almodóvar, Wenders, Jarman, Jarmusch, von Trier e molti altri. Il suo lavoro alla Gutek Film rispetto a quell'epoca è più facile o più difficile?
Roman Gutek: Come avete già notato, sono fedele al cinema d'autore. Il mio nome e quello della società sono legati saldamente a questo genere di film. Dalla creazione della Gutek Film nel 1994 abbiamo distribuito circa 300 film e attirato 9 milioni di spettatori. Devo confessare che sono soddisfatto perché siamo riusciti a guadagnare la fiducia del pubblico. E' evidente che il lavoro è molto diverso oggi. All'epoca il pubblico era più vasto, mentre oggi il numero di spettatori che va a vedere questo tipo di film è calato di almeno il 50%. Una volta c'erano meno titoli, ma "sopravvivevano" sugli schermi più a lungo, contrariamente a quello che avviene adesso. D'altra parte il rischio finanziario si è ridotto molto per noi oggi: abbiamo più sicurezza economica.

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Però, mentre un tempo non c'erano concorrenti, ora sul mercato polacco ci sono dei distributori che evolvono all' interno della sua stessa nicchia (Vivarto, Manana...).

E' vero, ma oggi, cosa che non era possibile in passato, abbiamo a disposizione degli aiuti che limitano i rischi: dal Polish Film Institute, dai programmi MEDIA europei, da Europa Cinemas e così via.

Ha creato il più grande festival del cinema polacco: Era News Horizons (la decima edizione il prossimo luglio a Wroclaw). Ha dichiarato che questo evento la impegna molto, più che il suo lavoro di produttore. Perchè si allontana dalla distribuzione?
Se dedico il 10% del mio tempo alla Gutek Film e il 90% al festival ENH, è perchè la società non ha più così bisogno di me, funziona bene grazie alle persone che ci lavorano e che sono efficienti. Per quanto mi riguarda, poichè non voglio diventare abitudinario, cerco di cambiare la mia vita professionale all'incirca ogni 10 anni.

Un altro cambiamento: in ottobre 2010 avvierà un'altra manifestazione: l’American Film Festival. Da dove viene l'idea?
Nelle sale polacche il repertorio americano è dominante, ma si tratta solo di produzioni della grande industria americana, film commerciali distribuiti dai grandi studios. Il pubblico polacco non ha molte possibilità di vedere dei buoni film d'autore americani. Il programma del festival implica anche di educare il pubblico. Accanto alle produzioni recenti presenteremo i classici del cinema: retrospettive di registi, di attori, di film... Ma il nostro obiettivo più grande è quello di far scoprire agli spettatori polacchi, ancora una volta e come all'epoca in cui ho fatto i primi passi in questo mestiere, i nuovi aspetti e il nuovo volto del cinema.

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