email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

Borja Cobeaga • Regista

“Fare buone commedie per i giovani è possibile”

di 

- Borja Cobeaga, regista basco di 31 anni nominato all'Oscar nel 2007 per il cortometraggio Éramos pocos, ha diretto il suo primo lungometraggio, già vincitore di due premi a Malaga

Cineuropa: Che cosa è successo dopo la nomination all'Oscar per il suo secondo cortometraggio?
Borja Cobeaga: Sono usciti fuori tanti progetti, ma ho continuato a lavorare con Telespan 2000, la società che ha prodotto Pagafantas [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Borja Cobeaga
scheda film
]
, con la quale già collaboravo prima della mia nomination. Credo che in Spagna esista una specie di "sindrome dell'opera prima". A partire da Alejandro Amenábar, il cui primo film, Tesis, ha avuto un grande successo, noi registi spagnoli siamo leggermente affetti da questa sindrome: quando ci viene data l'opportunità di fare il nostro primo film, vi puntiamo tutto. E' stato necessario che mi tranquillizzassi un po' per fare il mio; mi dicevo: "se non va bene il primo, andrà meglio il secondo". Eravamo incerti tra diversi progetti. La sceneggiatura è stata scritta dopo l'avventura degli Oscar e l'anno dopo eravamo sul set. Ora sto preparando il mio prossimo film con il mio produttore, Tomás Cimadevilla: sarà un'altra commedia. Padroneggio meglio la commedia e la vena sarcastica: fare buone commedie per i giovani è possibile in Spagna ed è quello che continueremo a fare.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Come tradurre il concetto di "pagafantas” al di fuori della Spagna?
Ho trovato diversi siti Internet che parlavano della "zona amica", termine utilizzato anche nella serie Friends riguardo alla relazione tra Rachel e Ross. Ci sono dei video su Youtube di un ragazzo e di un'amica che non riesce a conquistare. Il "pagafantas" è colui che viene visto dalla ragazza solo come un amico, è come un orso di peluche: lei l'adora, si intendono a meraviglia ma non ha alcuna attrazione sessuale nei suoi riguardi.

I premi della critica e della migliore sceneggiatura ottenuti da Pagafantas al Festival di Malaga dimostrano che il suo umorismo può toccare ogni genere di pubblico.
Il premio della critica ci ha molto sorpresi, perché Pagafantas è una commedia per giovani. Ne siamo usciti più forti perché non ce l'aspettavamo, anche se le proiezioni pubbliche che avevamo organizzato in precedenza mi avevano tranquillizzato perché avevano raccolto sufficienti risate. Detto questo, ottenere questo ulteriore riconoscimento da Malaga è stato meraviglioso.

Al momento di montare il progetto, ha dovuto sacrificare qualche elemento del film a favore di un maggior richiamo commerciale?
Dopo i miei cortometraggi, sapevo che il tema della terza età poteva funzionare. Ma per questo film, per cui ci sono voluti due anni di lavoro, avevo voglia di parlare a gente della mia età, di raccontare qualcosa di più diretto e sapevo che questo mi avrebbe permesso di produrre il film più facilmente. Era per me un cambio di traiettoria, ma un cambio che non prevedeva troppi sforzi da parte mia, perché il tema mi piaceva. Ho fatto questo film come lo volevo. Passando dal corto al lungometraggio, temevo che le televisioni che partecipavano al finanziamento m'imponessero attori conosciuti, ma per fortuna non è successo.

La campagna di lancio di Pagafantas ha eco originali su Internet.
Sì, perché oltre al film in sé, è importante tutto ciò che vi gira intorno: Internet, marketing, Youtube, ecc. Anche questo fa parte dell'opera, è quindi molto importante occuparsene bene. Ho l'ossessione di controllare completamente il concept del mio film. Non ho avuto grandi disaccordi con la produzione perché il film che volevo fare io corrispondeva con il film che volevano produrre loro: mi hanno consultato spesso e a loro è piaciuta la mia visione delle cose.

Quanto è costato il film?
2.300.000 euro, con la partecipazione dei canali televisivi Antena 3 Films, ETB e Canal Plus. Voglio ribadire quanto sia difficile montare progetti cinematografici in Spagna, per questo mi sento fortunato: da quando la sceneggiatura è stata completata, il progetto è andato avanti bene. Abbiamo anche trovato un distributore spagnolo (Manga Films) prima dell'inizio delle riprese. L'uscita è prevista per il 3 luglio in 240 copie.

La stagione estiva le sembra un buon momento per lanciare il film?
E' una scelta legata all'esperienza di Telespan 2000, che lanciò El otro lado de la cama in estate ed ebbe molto successo. Sono fiducioso perché non ne ho idea. Non vedo l'ora che il film esca per dedicarmi al mio prossimo progetto. Vorrei girare l'anno prossimo. Girare è la cosa che mi diverte di più, che mi dà più gioia.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Leggi anche

Privacy Policy