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PAYS BARBARE

di Yervant Gianikian, Angela Ricci Lucchi

sinossi

«Ci chiniamo su materiali riguardanti l’Etiopia coloniale italiana (Abissinia), di recente scovati in un archivio cinematografico privato. Frughiamo tra i fotogrammi del colonialismo, studiandoli con una lente e trascrivendo le didascalie. I materiali dovevano essere visti tra le pareti domestiche, in silenzio. In questi brani cinematografici si possono notare, guardandoli a mano, senza un proiettore, i segni di chi aveva posseduto i film, le parti sulle quali più volte era ritornato. Una doppia lettura la nostra, quella delle immagini e il modo in cui erano state consumate. Donna etiope inginocchiata con veste aperta sul seno, militare barbuto che le insapona simbolicamente la testa: le didascalie forniscono termini ricorrenti, come barbaro, primitivo, razziatore, bigamia. Tra le pellicole troviamo una somma di sequenze militari della violenta impresa italiana per la conquista dell’Etiopia e la scritta: “Per questo paese primitivo e barbaro l’ora della civiltà è ormai scoccata”. Sono storia dell’immagine di Mussolini in Africa: la comunicazione alle masse attraverso le caratteristiche fisiche della sua persona, che deve apparire come un’icona fortemente marcata e incomparabile.» (Yervant Gianikian & Angela Ricci Lucchi)

titolo originale: Pays barbare
paese: Francia
rivenditore estero: Pathé International
anno: 2013
genere: documentario
regia: Yervant Gianikian, Angela Ricci Lucchi
durata: 65'
produzione: Les Films d'Ici

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