Kais, tour operator di Sana’a, riesce a malapena a guadagnarsi da vivere con i pochi arditi viaggiatori che osano visitare lo Yemen. Dapprima Kais é scettico riguardo ai manifestanti che protestano contro il presidente Saleh, all’inizio dell’onda di movimenti di quella che sarà poi nota come Primavera Araba. Ma quando inizia a lavorare come traduttore per un regista cinematografico, sia lui che suo fratello più giovane Abdulrahman si uniscono alle proteste che finiscono per unire pacificamente persino membri di tribù altrimenti rivali. In questi tempi difficili, la moglie di Kais è in attesa del loro terzo figlio. Lo stato d’emergenza peggiora ulteriormente le giá precarie condizioni economiche della famiglia. Oltretutto, Kais si sente responsabile per il regista inglese che agli occhi dei servizi segreti yemeniti è un giornalista straniero indesiderato, che deve essere espulso dal paese prima possibile. Filmato nell’arco di un anno, questo documentario rivela la tensione che era già presente nello Yemen tre mesi prima delle prime proteste, conseguenza naturale di trentatre anni di dittatura di Ali Abdullah Saleh.