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BERGAMO 2018

Il Bergamo Film Meeting presenta il suo programma

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- Dal 10 al 18 marzo si terrà la 36a edizione del festival: 9 giorni di proiezioni per più di 150 film, masterclass, workshop ed eventi speciali

Il Bergamo Film Meeting presenta il suo programma
Wild Roses di Anna Jadowska

Dal 10 al 18 marzo 2018 si terrà la 36 a edizione del Bergamo Film Meeting, 9 giorni di proiezioni per più di 150 film tra lungometraggi, documentari e corti, 3 masterclass, e 3 workshop ed eventi speciali.

La retrospettiva di quest’anno è dedicata a una figura cardine del cinema contemporaneo, l’attrice, regista e scrittrice svedese Liv Ullmann, protagonista dei film di Ingmar Bergman

Il Concorso, con i premi votati dal pubblico, presenta come sempre 7 lungometraggi inediti in Italia, con l’eccezione, quest’anno, alla regola che privilegia le opere prime e seconde. Sono stati infatti selezionati due film di registi non esordenti. Il primo è Wild Roses [+leggi anche:
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intervista: Anna Jadowska
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, quinto lungometraggio per la polacca Anna Jadowska, con l’eccellente interpretazione di Marta Nieradkiewicz. Il secondo è Ice Mother [+leggi anche:
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di Bohdan Sláma, anche lui al suo quinto lungometraggio, che lo conferma come uno dei migliori talenti del cinema ceco contemporaneo.

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Gli altri film del concorso: Mobile Homes [+leggi anche:
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, coproduzione Canada-Francia opera seconda di Vladimir de Fontenay, in uscita ad aprile in Francia. Francese anche Le Semeur [+leggi anche:
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intervista: Anamaria Vartolomei
intervista: Marine Francen
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, film in costume ambientato a metà dell’Ottocento nelle Basse Alpi francesi, opera prima firmata da Marine Francen, già assistente di Haneke e Assayas. Ci spostiamo in Gran Bretagna con Daniel Kokotajlo, regista ex testimone di Geova che con Apostasy [+leggi anche:
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propone un’intensa e rigorosa riflessione sulla complessa natura della fede e della famiglia, protagonista Siobhan Finneran (Downton Abbey, The Selfish Giant [+leggi anche:
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intervista: Clio Barnard
intervista: Clio Barnard
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). E’ ambientato a Skopje, Macedonia, Secret Ingredient [+leggi anche:
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intervista: Blagoj Veselinov
intervista: Gjorce Stavreski
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di Gjorce Stavreski, opera prima che apre il concorso, commedia agrodolce sulla crisi economica che si riflette sul sistema sanitario nella neonata Repubblica. Infine Miracle [+leggi anche:
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intervista: Eglė Vertelytė
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di Eglė Vertelytė, e qui siamo nella Lituania del 1992, in pieno passaggio dal comunismo al capitalismo.

La sezione Europe, Now!, sostenuta anche nel 2018 dall’Unione Europea grazie al sottoprogramma MEDIA di Europa Creativa, propone le personali complete di tre registi emergenti: l’austriaca Barbara Albert (Mademoiselle Paradis [+leggi anche:
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intervista: Barbara Albert
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), il francese Stéphane Brizé (Una vita [+leggi anche:
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Q&A: Stéphane Brizé
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) e il rumeno Adrian Sitaru (Fixeur [+leggi anche:
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intervista: Adrian Sitaru
intervista: Tudor Aaron Istodor
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, in uscita dal 22 marzo 2018 nelle sale italiane con Lab 80). I tre autori, tra i più rappresentativi della produzione europea degli ultimi anni, saranno ospiti del festival.

15 i film documentari nella sezione Visti da Vicino, provenienti da 20 Paesi europei, anch’essi in gara per due premi. Il focus sull’animazione è dedicato a Špela Čadež, animatrice, regista e produttrice slovena, alla quale il Festival dedica la personale completa, pluripremiata e riconosciuta dai più importanti festival internazionali, dal Sundance a Clermont Ferrand, che predilige la tecnica della puppet animation. Špela Čadež terrà una masterclass a Milano presso la Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti. Infine, l’ormai tradizionale appuntamento con i film realizzati dagli studenti delle 180 scuole di cinema europee che aderiscono al CILECT raccoglie una selezione di otto cortometraggi, scelti tra i vincitori e i finalisti del CILECT Prize 2017.

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