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VARSAVIA 2017 Discoveries

Les Bienheureux: uno scontro generazionale di ideali e realtà

di 

- Il film d'esordio di Sofia Djama è un film denso e stratificato su due generazioni di algerini sei anni dopo la guerra civile

Les Bienheureux: uno scontro generazionale di ideali e realtà

Nel suo primo film, Les Bienheureux [+leggi anche:
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, la regista algerina Sofia Djama mostrava una fine percezione della natura umana e delle relazioni, delle circostanze sociali e di come esse le influenzino. Il film è stato presentato in prima mondiale a Venezia in Orizzonti, ed è ora proiettato nella sezione Discoveries del Festival del cinema di Varsavia.

Il film, che si svolge nell’arco di 24 ore in Algeria nel 2008, sei anni dopo la guerra civile costata la vita a centinaia di migliaia di persone, segue due generazioni: quella che era giovane e idealista nel 1991 quando iniziò la guerra, e l'altra giovane e non così idealistica al tempo degli eventi descritti nella storia.

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La coppia borghese composta da Samir (Sami Bouajila, vincitore del Premio come miglior attore per Days of Glory [+leggi anche:
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, insieme al resto del cast) e Amal (Nadia Kaci, vista ultimamente in Lola Pater [+leggi anche:
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) appartiene alla vecchia generazione, mentre loro figlio 18enne Fahim (Amine Lansari) e i suoi amici Reda (Adam Bessa) e Feriel (Lyna Khoudri) alla nuova. Amal vuole mandare Fahim a studiare in Francia, lontano da questo paese in cui non c'è futuro. Ha visto la sua generazione lottare per il fallimento della democrazia, e la sua disillusione l’ha resa aspra, il che si riflette fortemente nel suo matrimonio con Samir, un ginecologo che pratica aborti clandestini. "Questa è la tua piccola protesta contro l'oppressione", sentenzia. 

Ma Fahim ama la sua vita ad Algeri. Si diverte come qualsiasi adolescente, fumando l’hashish venduto da Reda, un musulmano devoto che vuole tatuarsi una sura sul petto. I due frequentano Feriel, una giovane donna di mentalità liberale, che non ama la religione ed è in lutto per sua madre, che supponiamo sia stata uccisa durante la guerra. Una lunga scena di dialogo fra i tre mostra i loro diversi modi di pensare. Reda suona la musica punk halal ("la fede attraverso la rabbia", è la sua definizione del genere) nella stanza di Fahim, e Fahim vuole fare rumore solo per infastidire i suoi genitori di sinistra e secolari.

Quando arriva la sera, e Samir e Amal vanno a festeggiare il loro ventesimo anniversario di matrimonio con gli amici, i ragazzi vanno a scambiare un paio di barre di hashish con il tatuaggio di Reda, ma una serie di eventi sfideranno le loro convinzioni e opinioni. 

Blessed è un film stratificato, pieno di idee e questioni che risuonano al di là della società algerina. Djama è stata intelligente a riunire, e fortunata a ottenere, un cast e una troupe così stellari, e a scoprire Khoudri, che ha ottenuto il Premio della miglior attrice in Orizzonti. La fotografia di Pierre Aïm (Polisse [+leggi anche:
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, Giù al Nord
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) mostra Algeri in colori sbiaditi, intensificando la sensazione della perdita di speranza, e il montaggio di Sophie Brunet (La vita di Adele [+leggi anche:
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) dà al film un ritmo iperrealistico, senza lasciare dubbi sul fatto che ciò che stiamo assistendo è davvero la dura realtà del tempo e del luogo.

Les Bienheureux è prodotto dalla francese Liaison Cinématographique e dalla belga Artémis Productions; Bac Films gestisce le vendite internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)

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