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FINANZIAMENTI Svezia

Lo Swedish Film Institute sosterrà About Endlessness di Roy Andersson

di 

- Oltre che per il film di Andersson, 4,3 milioni di euro saranno stanziati a sostegno di What a Fucking Circus di Helena Bergström, Lucky di Mia Engberg e una serie di corti e documentari

Lo Swedish Film Institute sosterrà About Endlessness di Roy Andersson
Un'illustrazione per il film About Endlessness (© Roy Andersson Filmproduktion-Studio 24)

Il regista svedese Roy Andersson, il cui recente Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza [+leggi anche:
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(2014) ha concluso la sua “trilogia della vita” e ha vinto il Leone d’Oro alla Mostra di Venezia, aveva già beneficiato della cifra di 1,3 milioni di euro per il suo nuovo film About Endlessness [+leggi anche:
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. Ora lo Swedish Film Institute annuncia un nuovo pacchetto di finanziamenti a beneficio del cinema svedese.

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Prodotto da Pernilla Sandström per la Roy Andersson Filmproduktion-Studio 24, con la partecipazione della casa di produzione norvegese , della tedesca Essential Filmproduktion e della francese Société Parisienne de Production, il film, interpretato da Magnus Wallgren, Kristina Ekmark, Lisa Blohm e Martin Serner, mira a “ricordarci quanto bella e fragile sia l’esistenza e, consapevoli di ciò, spingerci a custodirne l’immenso tesoro e a trasmetterlo” (vedi l’articolo).

Dopo il successo in patria del suo A Holy Mess [+leggi anche:
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, l’attrice svedese Helena Bergström, ormai passata dietro la cinepresa, intende ora cambiare scenario per il suo prossimo lavoro, intitolato What a Fucking Circus, che ha ottenuto un finanziamento di 700.000 euro (vedi l’articolo).

Attualmente in fase di riprese in Svezia, What Will People Say [+leggi anche:
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intervista: Iram Haq
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, diretto dal regista norvegese Iram Haq e co-prodotto da Zentropa Sweden di Lizette Jonjic e Madeleine Ekman, riceverà 74.000 euro di fondi.

Dopo Belleville Baby [+leggi anche:
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(2013), la regista svedese Mia Engberg passa dal documentario al cinema di finzione con Lucky One [+leggi anche:
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intervista: Mia Engberg
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, per il quale firma anche la sceneggiatura: è la storia di un gangster un po’ attempato che, ormai stanco di lavorare fino a tarda notte, sogna una vita diversa. Tutto cambia in modo inaspettato quando è obbligato ad assumersi le proprie responsabilità di padre nei confronti della figlia Grace. Il film sarà ambientato a Parigi e la Story AB di Tobias Janson, incaricata della produzione, ha già ricevuto dall’Istituto 600.000 euro in sovvenzioni.

Il programma di finanziamenti include infine una serie di documentari, tra cui After Inez di Karin Ekberg, Childhood di Margreth Olin, The Great Game [+leggi anche:
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di Andreas Dalsgaard, Shapeshifters di Sophie Vukovic, Son of the Sun di Gunilla Bresky, During Revolution [+leggi anche:
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(titolo provvisorio: To See the Revolution) di Maya Khoury e Untitled di Caroline Troedson. La lista si conclude con le produzioni di 18 cortometraggi, per un totale di 4,3 milioni di euro destinati dallo Swedish Film Institute alla realizzazione di nuovi film.

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(Tradotto dall'inglese)

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