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SERIE / RECENSIONI Italia

Recensione serie: Everybody Loves Diamonds

di 

- Kim Rossi Stuart è un ladro gentiluomo nella nuova e ambiziosa serie Prime Video, che tra commedia all’italiana e heist movie americano racconta il clamoroso “Colpo di Anversa”

Recensione serie: Everybody Loves Diamonds
Kim Rossi Stuart in Everybody Loves Diamonds

La prima cosa che fa Kim Rossi Stuart è guardare in camera e parlare con lo spettatore. La quarta parete è abbattuta, come va di moda oggi. A seguire, tutti i must del genere: montaggio serratissimo, fermo immagini, scritte in sovraimpressione, ralenti, accelerazioni, zoomate, split screen, musica pop, flashback e flashforward, e un andirivieni geografico tra varie città. A Everybody Loves Diamonds, l’attesissima incursione della serialità italiana nel genere heist – targata Prime Video e disponibile dal 13 ottobre sulla piattaforma streaming in tutto il mondo – non manca nulla, tantomeno una storia a prova di bomba: quella del “Colpo di Anversa”, il più grande furto di diamanti al mondo, avvenuto per davvero la notte di San Valentino del 2003 ai danni dell’inespugnabile caveau del World Diamond Center di Anversa, in Belgio, per mano di una banda di italiani guidati dal visionario gioielliere palermitano Leonardo Notarbartolo. Un colpo da 150 milioni di dollari, apparentemente perfetto, che lasciò tutti a bocca aperta.

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Ma “i sogni si pagano”: a causa di una banale svista, Notarbartolo venne catturato dopo pochi giorni, e da lì parte la serie diretta da Gianluca Maria Tavarelli per ricostruire, romanzando anche molto, come quell’uomo insospettabile sia arrivato a infiltrarsi nella mecca del diamante e a compiere il furto del secolo. Everybody Loves Diamonds, di cui sono stati mostrati in anteprima alla stampa i primi due dei suoi otto episodi, è senza dubbio accattivante. Girata tra l’Italia e il Belgio, con mezzi produttivi notevoli e con un cast internazionale (si parla in fiammingo, italiano e inglese), la serie vede il debutto di Rossi Stuart (David di Donatello come regista esordiente per Anche libero va bene [+leggi anche:
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) in un registro più leggero rispetto a quelli a cui ci ha abituati. E il bell’attore sembra divertirsi molto nei panni del ladro gentiluomo, a volte peccando di overacting, in questa frizzante opera che oscilla tra la commedia all’italiana, con i suoi personaggi di piccoli truffaldini che tentano il colpo della vita, e i film di rapina americani, con la loro buona dose di azione, ritmo e suspense.

Non sveleremo molto della trama, che vale la pena scoprire un po’ per volta e in cui niente è come sembra, se non che Leonardo, portato per il furto sin da bambino, ha sempre coltivato il sogno di fare qualcosa di straordinario; che il suo ponte per il World Diamond Center è uno scaltro commerciante di diamanti ebreo (Elia Schilton) a cui fa da autista; e che per portare a termine la sua incredibile impresa si avvale della collaborazione di tre improbabili fuoriclasse: l’esperto di allarmi Ghigo (Gianmarco Tognazzi), la maga delle serrature Sandra (Carlotta Antonelli), l’abile hacker Alberto (Leonardo Lidi), mentre la moglie di Leonardo, Anna (Anna Foglietta), inizialmente ignara della doppia vita di suo marito, promette una sorprendente evoluzione negli episodi successivi. Il cast include il belga Johan Heldenbergh (nei panni del detective Mertens), la norvegese Synnøve Macody Lund (la direttrice del World Diamond Center) e un irriconoscibile Rupert Everett nel ruolo di un cinico avvocato internazionale che difende gli interessi di chi si è ritrovato con la propria cassetta di sicurezza svaligiata.

Con l’intento dichiarato di dare al tutto un tocco fumettistico, la sfida era trovare il giusto equilibrio tra il realismo della vicenda e le pericolose derive verso il macchiettismo. Un compito non facile, e qui non sempre riuscito, ma se lo scopo di una serie è agganciare lo spettatore e incuriosirlo riguardo agli sviluppi della storia, la missione è compiuta. Difficile giungere al termine dei primi due episodi senza il desiderio di scoprire come tutto ciò sia stato possibile.

Everybody Loves Diamonds è prodotto da Wildside (gruppo Fremantle).

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