06/07/2023 - Il regista esordiente Ernst De Geer vuole farvi sentire a disagio. Molto a disagio

Il regista esordiente Ernst De Geer - autore del film in concorso a Karlovy Vary  The Hypnosis [+leggi anche:
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scheda film]  - non perde tempo a stabilire un semplice fatto: lui è lì per far sentire le persone in un certo modo imbarazzante. In imbarazzo. Imbarazzo nel sentirsi in imbarazzo.

Non tutto è delicato, come la sua protagonista Vera (Asta Kamma August) che inizia il film parlando di mestruazioni - "C'era molto sangue" - ma ha un motivo valido. Con il suo partner, André (Herbert Nordrum di La persona peggiore del mondo [+leggi anche:
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scheda film]), stanno sviluppando una app per la salute riproduttiva delle donne. E la sua traumatica storia non è nemmeno vera.

In The Hypnosis, le bugie non sono un problema. È solo ciò che ci si aspetta che facciano gli adulti. Inoltre, si fissano sul modo in cui gli altri li percepiscono: vogliono sembrare più ricchi e di successo, o fingono che i loro genitori abbiano una barca. Anche Vera vuole "adattarsi", almeno finché non decide di provare l'ipnosi, sperando di abbandonare finalmente il brutto vizio del fumo. Vuole smettere, dice, o almeno così crede. Dopo tutto, per molto tempo ha seguito gli ordini degli altri. Ma invece le succede qualcos'altro.

La modesta satira di De Geer potrebbe essere vista come il viaggio di una donna verso un comportamento scorretto. Cosa che a lei, e a molte altre, non è mai stato permesso di avere. Le donne e le ragazze sono educate e gentili e dovrebbero conoscere il loro posto. Eppure basta una spinta e, quando Vera inizia a credere che la sua insolita terapia l'abbia cambiata, anni di oppressione vanno in fumo.

Inizia lentamente: vuole ballare in macchina e si arrabbia quando viene accusata di non essere abbastanza esperta di tecnologia. Dopo un po', reagisce invece di sorridere in silenzio; attacca invece di essere d'accordo con tutti. E questo terrorizza il suo partner, perché il suo tempismo non potrebbe essere peggiore: sono nel bel mezzo della ricerca di un importante investitore durante un weekend di ritiro per promettenti start-up.

Ciò che fa di The Hypnosis un film interessante, nonostante alcuni momenti di lentezza, è che De Geer non rende le cose troppo semplici. Vera potrebbe divertirsi di più, essere più autentica, ma il suo comportamento è anche tremendo e cattivo. Le persone non sono impressionate dal suo candore, vogliono che se ne vada. Il che fa riflettere su quanto sia facile sentirsi a disagio nelle situazioni sociali. Non c'è una ragione logica per cui ci sentiamo così in imbarazzo per gli altri, anche se non siamo noi a urlare contro qualcuno per aver calpestato un cane immaginario, per esempio. Il film di De Geer non parla solo di Vera, ma anche dell'essere in coppia e del concetto che il tuo partner non rappresenta solo la tua idea di business, come nel caso di questi due, ma rappresenta te stessa.

Francamente questo film potrebbe essere ancora più sgradevole, visto quanto è peculiare l'ambiente in cui si trovano André e Vera, con tutte le menzioni della "gente comune" come se fosse una canzone dei Pulp e le conversazioni pretenziose sul cambiamento del mondo, un coglione privilegiato alla volta. De Geer potrebbe spingersi ancora più in là e si ha la sensazione che si stia trattenendo un po', privando il pubblico di qualcosa come la scena dell'uomo scimmia di The Square [+leggi anche:
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scheda film]. Ma poi ci regala un finale davvero incisivo. Speriamo che questo regista torni presto a girare per un divertimento ancora più straziante. Basta che prima nasconda tutti i tappeti.

The Hypnosis è prodotto da Garagefilm International, in coproduzione con Film i Väst AB, Mer Film AS e Totem Atelier. Totem Films si occupa delle vendite.

(Tradotto dall'inglese)