26/05/2023 - CANNES 2023: Catherine Breillat si immerge con grande maestria e calma nelle vertigini, bugie, contraddizioni e manipolazioni di un amore incendiario proibito

Samuel Kircher et Léa Drucker dans L’été dernier

"L'ultima cosa di cui abbiamo bisogno è ricominciare tutto da capo. Dobbiamo comportarci come se non fosse successo nulla. Mi sono lasciata trasportare". Ritornando in concorso al 76° Festival di Cannes con L’été dernier [+leggi anche:
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intervista: Catherine Breillat
scheda film] il suo primo film dopo dieci anni, Catherine Breillat ha tradito le aspettative basate sulla sua reputazione di cineasta sulfurea. È vero che la sua nuova opera affronta un tema controverso, quello della relazione tra una suocera e il suo figliastro, in un'inversione di tendenza rispetto ai dibattiti attuali sulla questione del consenso e degli abusi sui minori, ma la cineasta non opera affatto nel registro dello scandalo, optando invece per un'immersione quasi pacifica, luminosa e molto dettagliata, nella meccanica spesso contraddittoria del desiderio, con le sue conseguenze sull'espressione della verità e della menzogna. È un tuffo in un ambiente familiare, nel cuore di una casa di famiglia come su un'isola deserta, cesellato in uno stile molto controllato, attento, quasi scarno, che offre un grande ruolo all'eccellente Léa Drucker (che qui è all’opposto del personaggio che l'ha portata alla fama internazionale ne L'affido - Una storia violenta [+leggi anche:
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intervista: Xavier Legrand
scheda film]).

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"Vedo ogni giorno ragazzi problematici” - “Non sono un ragazzina” - “Questo è ancora da dimostrare". Come avvocato specializzato in casi di sesso con minori, Anne sa tutto sul consenso e su come far passare una vittima per una puttana. Ma lei stessa sta per passare attraverso lo specchio, davanti a due possibili opzioni, nella sua vita personale, quando Théo (Samuel Kircher), il suo figliastro diciassettenne in preda a una crisi adolescenziale, si trasferisce nella casa di famiglia che condivide con il marito Pierre (Olivier Rabourdin) e le loro due figlie gemelle adottate. A poco a poco, l'attrazione di questi giovani corpi e i fremiti inconsci della giovinezza instillano una tentazione vertiginosa...

Libero adattamento del film danese Queen of Hearts [+leggi anche:
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intervista: Gustav Lindh
intervista: May el-Toukhy
scheda film] di May el-Toukhy, L’été dernier esplora con metodo la sottile e coinvolgente frontiera del piacere, il balletto dell'approccio ludico alla seduzione, l'impulso a liberarsi dal peso della vita coniugale, il carnale lasciarsi andare e il valzer di esitazioni che ne consegue, il conflitto tra intelletto e desiderio, lealtà e tradimento. Chi è l'intruso? Chi sta manipolando chi? Chi dice la verità e chi mente, o mente a se stesso? Navigando tra le sfumature e i contrasti con notevole finezza, Catherine Breillat dipinge un ritratto di donna al tempo stesso sensoriale e clinico, immerso nella luce del sole pennellata dalla fotografia di Jeanne Lapoirie. Una resa della paradossale complessità della semplicità intessuta in un abile groviglio di non detto e recitato che è tutt'altro che politicamente corretto, ma che evita abilmente i pregiudizi senza sfumature a favore della libera interpretazione del pubblico.

L’été dernier è prodotto da SBS Productions e venduto da Pyramide International.

(Tradotto dal francese)

Photogallery 25/05/2023: Cannes 2023 - Last Summer

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Catherine Breillat, Olivier Rabourdin, Clotilde Courau, Léa Drucker, Samuel Kircher
© 2023 Fabrizio de Gennaro for Cineuropa - fadege.it, @fadege.it