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BLACK NIGHTS 2022 Concorso

Recensione: Lucky Girl

di 

- L'opera seconda della regista ucraina Marysia Nikitiuk racconta la storia di una presentatrice tv di successo che vuole combattere alle sue condizioni il cancro che l'ha colpita

Recensione: Lucky Girl
Ksenia Khyzhniak in Lucky Girl

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di Marysia Nikitiuk è stato proiettato in concorso al Tallinn Black Nights Film Festival. Al centro della trama c'è l'energica presentatrice televisiva Nina Sokol (Ksenia Khyzhniak), che tratta con la stessa durezza sia gli ospiti del suo programma che i suoi assistenti sul set. Un giorno, nel suo programma si verifica un incidente, in seguito al quale Nina viene ricoverata in ospedale. Dopo un esame approfondito, alla donna viene diagnosticato un cancro alle ossa. Lei non attribuisce alcun significato speciale a questo fatto, chiedendo in modo infantile al dottore: "Non morirò, vero?". Poi tutto si complica: Nina si sottopone a chemioterapia e, nel frattempo, incontra un gruppo di malati di cancro, tra cui Natasha, una donna che vuole davvero vivere e andare a Parigi. Interagendo con i suoi nuovi amici, Nina si rende conto che curare il cancro non è così facile...

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Nikitiuk ha esordito nel lungometraggio alcuni anni fa con When the Trees Fall [+leggi anche:
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, proiettato al Panorama della Berlinale. Era la storia di tre generazioni che vivevano nella campagna ucraina, sullo sfondo degli sviluppi post-sovietici. La protagonista di quel film era una bambina di cinque anni, Vika. Il nuovo film di Nikitiuk è una storia più glamour, girata più in linea con le tradizioni del cinema europeo mainstream. La sceneggiatura è basata sull'esperienza della famosa conduttrice televisiva ucraina Yanina Sokolova, che è guarita dal cancro ed è diventata successivamente una delle produttrici del film. Questa storia è stata riportata da molti media ucraini e Sokolova ha persino scritto un libro sulla sua vita.

Il film presenta una tavolozza di colori gelida, che aiuta a immergere lo spettatore negli orrori delle corsie d'ospedale e nella vita di qualcuno con una diagnosi terminale. Ma l'eroina non è così facile da piegare, così come non è facile cambiare il suo carattere insopportabile. Il marito di Nina le dice ripetutamente che è senza cuore. Quindi, per molti versi, questa è una storia di rinascita e di ricerca dell'armonia con se stessi e con il mondo.

Ci sono molte scene estreme nel film, come quella in cui Nina deve saltare da un ponte. C'è quindi da sottolineare l'impressionante impegno professionale di Khyzhniak, già attrice di teatro, qui al suo debutto cinematografico. Riesce a fornire un'interpretazione autentica di questa donna soggetta a stress costante e mostra in modo efficace la lotta interiore che la protagonista sta conducendo con se stessa.

Lucky Girl è una coproduzione ucraino-tedesca guidata da Yanina Sokolova Production e san cinema. Le vendite internazionali sono gestite dalla società britannica Reason8.

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(Tradotto dall'inglese)

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