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FILM / RECENSIONI Belgio / Paesi Bassi

Recensione: Zillion

di 

- Robin Pront si avventura dove meno ce lo aspettavamo dopo il suo primo lungometraggio per far rivivere i primi anni 2000 nel cuore di una discoteca di Anversa

Recensione: Zillion
Charlotte Timmers, Matteo Simoni e Jonas Vermeulen in Zillion

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, biopic storico che esce mercoledì 26 ottobre in Belgio, distribuito da Kinepolis Film Distribution, e che fa rivivere i primi anni 2000 nel cuore di una leggendaria discoteca di Anversa, il regista Robin Pront si avventura dove meno ce lo aspettavamo dopo il suo primo lungometraggio, Les Ardennes [+leggi anche:
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, un oscuro thriller familiare.

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"La vita è troppo breve per pagare le tasse". Per quanto sorprendente possa sembrare, è proprio questo piccolo aforisma, innocentemente condiviso dalla madre, che farà precipitare il destino di Frank Vestraeten, genio dell’informatica diventato re della notte grazie alla sua caparbietà e al suo lato visionario, una chiaroveggenza di cui lui purtroppo non farà buon uso quando si tratta di condurre i suoi affari, personali e professionali.

Alla fine degli anni '90 Frank ha un'idea geniale: inizia a importare dalla Cina componenti elettronici introvabili in Europa e a venderli direttamente ai consumatori locali. Frank ha successo, ma è riluttante a rispettare le norme statali in vigore. Determinato a fare da apripista e ad entrare nel jet set, spinto da un grave complesso di inferiorità fisica ma sicuro della sua superiorità intellettuale, si mette in testa di creare la discoteca più grande del Belgio, quella che attirerà le ragazze più belle e che lo renderà il re della notte. Per far ciò, si allea con Dennis Black Magic, produttore di film porno di successo, e Miss Belgio: un trio inaspettato, che proietterà lo Zillion nella leggenda, prima che precipiti malamente, affossato da frodi, tradimenti e le discutibili relazioni del suo capo.

Ascesa e caduta di un geek bisbetico. Dietro gli spettacoli laser, i beat stordenti, le go-go dancer a ogni piano, coca e soldi come se piovesse, è la parabola di Frank Verstraeten che scrutiamo, antieroe a prima vista antipatico, reso quasi simpatico per la sua perseveranza e la portata delle sue ambizioni, lui che comunque partiva da poco.

Robin Pront si cimenta in un film biografico epico, metà Casinò per il racconto in prima persona, metà The Social Network per la figura del geek testardo, portando alla luce un'arena spettacolare (lo Zillion, fiammeggiante discoteca e personaggio a sé stante) e un quartetto di personaggi (al trio composto da Frank, la sua reginetta di bellezza e il re del porno, va aggiunta la madre) molto pittoresco e bigger than life. La scenografia dovrebbe suscitare nel pubblico belga una certa nostalgia, con codici cinematografici in parte inventati proprio per questo scopo. L'estetica è inevitabilmente accattivante e appariscente, ma è fedele alla decadenza del tempo. Il tutto è sostenuto dall'energia degli interpreti: Jonas Vermeulen riesce a dare vera intensità al suo personaggio di antieroe, Charlotte Timmers profondità a Miss Belgio, Matteo Simoni complessità al suo re del porno, e Barbara Sarafian un tocco di machiavellismo alla sua amorevole madre.

Zillion è prodotto da FBO (Belgio), Woestijnvis (Belgio) e Millstreet Films (Paesi Bassi).

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(Tradotto dal francese)

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