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LOCARNO 2018 Cineasti del presente

Recensione: Ceux qui travaillent

di 

- LOCARNO 2018: Il giovane regista Antoine Russbach presenta al Locarno Festival, nella sezione Cineasti del presente, il suo primo lungometraggio

Recensione: Ceux qui travaillent
Olivier Gourmet e Adèle Bochatay in Ceux qui travaillent

Nato in Svizzera e formatosi all’IAD di Bruxelles, Antoine Russbach presenta a Locarno Ceux qui travaillent [+leggi anche:
trailer
intervista: Antoine Russbach
scheda film
]
, un film forte e poetico che riflette, come il suo lavoro di diploma Les Bons Garçons (2010), sul mondo del lavoro fatto di regole implicite e ricerca di un benessere ideale. 

Ceux qui travaillent è un film esteticamente etereo e crudele, quasi irreale, dove le immagini di una Ginevra da cartolina si uniscono a scorci di open space lavorativi iper moderni e disumanizzati. Frank (maestoso Olivier Gourmet), l’antieroe di questa storia per molti versi tragica ma anche e soprattutto estremamene realista, si mimetizza a perfezione in questo decoro di una bellezza asettica. La sua vita è consacrata unicamente al lavoro. Ogni suo gesto è scrupolosamente programmato, ritmato da una routine che diventa ossessione.  Nella sua vita non c’è spazio per l’improvvisazione o l’immaginazione, solo il pragmatismo e uno stacanovismo masochista meritano ai suoi occhi rispetto.

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Per Frank esistono due fazioni opposte e incompatibili, “quelli che lavorano” e quelli che invece non fanno che approfittare di un benessere che in fondo non hanno meritato. I suoi figli fanno parte di questa categoria, giovani privilegiati che non si preoccupano che dell’ultimo modello d’Iphone o della prossima festa cool alla quale partecipare. La mancanza del padre, sempre al lavoro, è compensata da un benessere materiale di facciata, sorta di antidepressivo capitalista che stordisce la mente. 

Senza rendersene in un primo momento conto, Frank inculca nella mente dei suoi figli l’idea che tutto nella vita è dovuto; una filosofia agli antipodi di quella che guida la sua vita. Il cellulare, perennemente attaccato al suo orecchio, diventa l’organo artificiale di un super uomo pronto a tutto pur di mantenere il benessere raggiunto. 

Il giorno in cui deve affrontare una situazione di crisi lavorativa, Frank prende una decisione brutale che spinge i suoi superiori a licenziarlo. Il mondo del lavoro nel quale gravita il nostro anti eroe ha completamente prosciugato la sua umanità trasformandolo nella controfigura di sé stesso. Ai suoi occhi non conta che il profitto dell’azienda e la soddisfazione dei clienti, re incontrastati di un mercato che ammette ogni bassezza. 

La non-comunicazione domina sovrana in un mondo dove l’”agire” conta molto di più del “sentire”. Il viso di Frank, rigido e freddo, riflette in modo sublime un vuoto interiore autoimposto, un’impassibilità trasformatasi in risorsa vitale. Profondamente scosso e tradito da un sistema al quale ha dato tutto, Frank deve progressivamente affrontare i suoi demoni per preservare l’unico affetto che conta ancora ai suoi occhi: sua figlia minore, Mathilde.

Ceux qui travaillent è un film potente che ci fa riflettere sull’assurdità d’un mondo che accetta solo il successo, ma a quale prezzo?

Ceux qui travaillent è prodotto da Box Productions e coprodotto da Novak ProdRTS Radio télévision suisseTeleclub AG e la RTBF-Radio télévision belge francophone. I diritti internazionali appartengono a Be for Films.

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