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CANNES 2018 Un Certain Regard

Un Certain Regard punta sui giovani talenti

di 

- Una forte presenza europea, sei opere prime e i film di Valeria Golino, Ulrich Köhler, Bi Gan e Ali Abbasi per la selezione cannense

Un Certain Regard punta sui giovani talenti
Girl di Lukas Dhont

Annunciata oggi a Parigi, come il resto della Selezione ufficiale (leggi l'articolo) del 71° Festival di Cannes (dall’8 al 19 maggio), il programma Un Certain Regard conta 15 lungometraggi, un totale che dovrebbe crescere leggermente nei prossimi giorni. E il tono è lo stesso della competizione ufficiale con un grande ricambio generazionale (una tendenza che potrebbe essere anche frutto del rifiuto di un passaggio al Certain Regard da parte dei grandi nomi non ammessi alla corsa alla Palma d’Oro e che preferiscono tentare la loro fortuna in altri festival a venire).

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Tra i film selezionati figurano tre opere prime francesi con Gueule d’ange [+leggi anche:
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di Vanessa Filho, Les Chatouilles [+leggi anche:
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del duo Andréa Bescond - Eric Metayer e Sofia [+leggi anche:
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intervista: Meryem Benm'Barek
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 della franco-marocchina Meyem Benm’Barek. E’ in corsa anche il connazionale Antoine Desrosières con A genoux les gars [+leggi anche:
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intervista: Antoine Desrosières
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.

Come previsto, il belga Lukas Dhont sarà della partita col suo primo lungometraggio, Girl [+leggi anche:
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intervista: Lukas Dhont
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(di cui si parla fin dalla sua presentazione a dicembre al work-in-progress del festival del cinema europeo di Les Arcs).

Con Euforia [+leggi anche:
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making of
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, suo secondo lungometraggio da regista, l’italiana Valeria Golino tornerà al Certain Regard dove aveva presentato nel 2013 il suo primo lavoro dietro la macchina da presa (Miele [+leggi anche:
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intervista: Valeria Golino
intervista: Valeria Golino
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).

L’Europa sarà in vetrina anche con Border [+leggi anche:
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intervista: Ali Abbasi
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del danese di origine iraniana Ali Abbasi (ammirato al Panorama della Berlinale 2016 col suo primo lungometraggio, Shelley [+leggi anche:
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e il cui nuovo film è prodotto in delegato dalla Svezia), con In My Room [+leggi anche:
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intervista: Ulrich Köhler
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del tedesco Ulrich Köhler (incoronato miglior regista nel 2011 a Berlino con La Maladie du sommeil [+leggi anche:
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intervista: Ulrich Kohler
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) e con My Favourite Fabric [+leggi anche:
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della siriana Gaya Jiji (un’opera prima prodotta dalla Francia con la Germania e la Turchia).

Da notare anche la presenza a tutto tondo della produzione europea con The Harvesters [+leggi anche:
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intervista: Etienne Kallos
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 del sudafricano Etienne Kallos (primo lungometraggio che associa Francia, Grecia, Polonia e Sudafrica), con la coproduzione argentino-spagnola El ángel [+leggi anche:
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di Luis Ortega, con il titolo franco-cinese Long Day’s Journey Into Night [+leggi anche:
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di Bi Gan, con Rafiki [+leggi anche:
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intervista: Wanuri Kahiu
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della keniana Wanuri Kahiu (un film che associa Sudafrica, Kenya, Francia, Paesi Bassi, Germania e Norvegia) e con The Gentle Indifference of the World [+leggi anche:
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intervista: Adilkhan Yerzhanov
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del kazako Adilkhan Yerzhanov (coprodotto dalla Francia).

Un film indiano completa il cartellone attuale del Certain Regard dove brillano in particolare per la loro assenza i cineasti nordamericani.

I film selezionati:

Un Certain Regard

Border [+leggi anche:
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intervista: Ali Abbasi
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 - Ali Abbasi (Svezia/Danimarca)
Sofia [+leggi anche:
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intervista: Meryem Benm'Barek
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 - Meryem Benm'Barek (Francia/Qatar)
Les Chatouilles [+leggi anche:
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 - Andréa Bescond, Eric Métayer (Francia)
Long Day's Journey into Night [+leggi anche:
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 - Bi Gan (Francia/Cina)
Manto - Nandita Das (India)
À genoux les gars [+leggi anche:
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intervista: Antoine Desrosières
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 - Antoine Desrosières (Francia)
Girl [+leggi anche:
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intervista: Lukas Dhont
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 - Lukas Dhont (Belgio/Paesi Bassi)
Gueule d'ange [+leggi anche:
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 - Vanessa Filho (Francia)
Euforia [+leggi anche:
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 - Valeria Golino (Italia)
Rafiki [+leggi anche:
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intervista: Wanuri Kahiu
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 - Wanuri Kahiu (Sudafrica/Kenya/Francia/Paesi Bassi/Germania/Norvegia)
My Favourite Fabric [+leggi anche:
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 - Gaya Jiji (Francia/Germania/Turchia)
The Harvesters [+leggi anche:
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intervista: Etienne Kallos
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 - Etienne Kallos (Francia/Grecia/Polonia/Sudafrica)
In My Room [+leggi anche:
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intervista: Ulrich Köhler
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 - Ulrich Köhler (Germania/Italia)
El ángel [+leggi anche:
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 - Luis Ortega (Argentina/Spagna)
The Gentle Indifference of the World [+leggi anche:
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intervista: Adilkhan Yerzhanov
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 - Adilkhan Yerzhanov (Kazakistan/Francia)

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(Tradotto dal francese)

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