Il César del miglior film per 120 battiti al minuto
- Il film di Robin Campillo domina il palmarès davanti a Au revoir là-haut. Jeanne Balibar e Swann Arlaud proclamati migliori interpreti
Confermando il suo status di favorito, 120 battiti al minuto [+leggi anche:
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intervista: Arnaud Valois
intervista: Robin Campillo
scheda film] di Robin Campillo ha dominato la cerimonia dei César 2018, aggiudicandosi sei trofei tra cui il più importante, quello del miglior film francese del 2017. Il cineasta vi aggiunge due vittorie personali (per la sceneggiatura originale e il montaggio), mentre il film ha avuto la meglio anche nelle categorie del miglior attore non protagonista (Antoine Reinartz), miglior promessa maschile (Nahuel Perez Biscayart) e miglior musica (Arnaud Rebotini). Grand Prix lo scorso maggio al Festival di Cannes, il film ora potrà approfittare dell’effetto César per arrotondare il suo totale di entrate in sala attuale (834 000 in Francia).
Nominato anch’esso 13 volte, Au revoir là-haut [+leggi anche:
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scheda film] di Albert Dupontel ha ottenuto cinque riconoscimenti (César della miglior regia, adattamento, fotografia, costumi e scenografia).
La sorpresa è arrivata da Petit Paysan [+leggi anche:
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intervista: Hubert Charuel
scheda film] di Hubert Charuel che si è aggiudicato tre César, tra cui il titolo di miglior attore assegnato a Swann Arlaud, mentre le altre due ricompense sono state quelle di miglior opera prima e di miglior promessa femminile (Sara Giraudeau).
Se la consacrazione di Jeanne Balibar come miglior attrice per la sua performance in Barbara [+leggi anche:
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scheda film] (premiato anche per il suono) era attesa, così come il César del miglior lungometraggio d’animazione conquistato da Le Grand Méchant Renard et autres contes [+leggi anche:
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scheda film] di Benjamin Renner e Patrick Imbert, e un po’ meno atteso era quello della miglior promessa femminile (Camélia Jordana per la sua interpretazione in Le Brio [+leggi anche:
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scheda film]), l’incertezza regnava prima del verdetto di una categoria documentari di alto livello, che alla fine ha incoronato I Am Not Your Negro [+leggi anche:
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scheda film] di Raoul Peck. Infine, il César del miglior film straniero è andato a Loveless [+leggi anche:
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intervista: Andrey Zvyagintsev
scheda film] del russo Andreï Zviaguintsev.
La cerimonia di quest’anno è stata segnata dal César d’onore all’attrice spagnola Penélope Cruz, dall’attribuzione del primo César del pubblico (destinato al film francese che ha registrato più entrate in patria) a Raid Dingue [+leggi anche:
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scheda film] di Dany Boon, dagli omaggi agli scomparsi (in particolare Jeanne Moreau e Jean Rochefort) e dal fatto che tutti i partecipanti alla serata hanno indossato un nastro bianco a sostegno della campagna #MaintenantOnAgit e della lotta contro la violenza sulle donne.
Il palmarès:
Miglior film
120 battiti al minuto [+leggi anche:
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intervista: Arnaud Valois
intervista: Robin Campillo
scheda film] - Robin Campillo
Miglior attrice
Jeanne Balibar - Barbara [+leggi anche:
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Miglior attore
Swann Arlaud - Petit Paysan [+leggi anche:
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intervista: Hubert Charuel
scheda film]
Miglior regia
Albert Dupontel - Au revoir là-haut [+leggi anche:
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scheda film]
Miglior sceneggiatura originale
Robin Campillo - 120 battiti al minuto
Miglior adattamento
Albert Dupontel e Pierre Lemaître - Au revoir là-haut
Miglior attrice non protagonista
Sara Giraudeau - Petit Paysan
Miglior attore non protagonista
Antoine Reinartz - 120 battiti al minuto
Miglior promessa femminile
Camélia Jordana - Le Brio [+leggi anche:
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scheda film]
Miglior promessa maschile
Nahuel Perez Biscayart - 120 battiti al minuto
Miglior opera prima
Petit Paysan - Hubert Charuel
Miglior film documentario
I Am Not Your Negro [+leggi anche:
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scheda film] - Raoul Peck (Francia/Stati Uniti/Belgio/Svizzera)
Miglior film d’animazione - lungometraggio
Le Grand Méchant Renard et autres contes [+leggi anche:
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scheda film] - Benjamin Renner e Patrick Imbert
Miglior fotografia
Vincent Mathias - Au revoir là-haut
Miglior montaggio
Robin Campillo - 120 battiti al minuto
Miglior musica originale
Arnaud Rebotini - 120 battiti al minuto
Miglior sonoro
Olivier Mauvezin, Nicolas Moreau e Stéphane Thiébaut - Barbara
Migliori costumi
Mimi Lempicka - Au revoir là-haut
Miglior scenografia
Pierre Quefféléan - Au revoir là-haut
Miglior cortometraggio
Les bigorneaux - Alice Vial
Miglior film d’animazione - cortometraggio
Pépé le Morse - Lucrèce Andreae
Miglior film straniero
Loveless [+leggi anche:
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intervista: Andrey Zvyagintsev
scheda film] - Andreï Zviaguintsev (Russia/Francia/Belgio/Germania)
César d'onore
Penélope Cruz
César del pubblico
Raid Dingue [+leggi anche:
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scheda film] - Dany Boon
(Tradotto dal francese)
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